Un grave episodio ha sconvolto la tranquillità di una donna inglese residente sulla Costa Brava, in Spagna, dove un corriere Amazon è stato accusato di aver commesso atti osceni nella sua abitazione. La vicenda, che ha suscitato indignazione e preoccupazione, è avvenuta lo scorso 15 luglio e ha portato all’apertura di un’indagine da parte delle autorità spagnole.
La protagonista della vicenda è Jane, un’ex assistente sociale di 72 anni che vive tra la Spagna e la Nuova Zelanda. Quel giorno, la donna aveva ordinato un repellente per zanzare tramite il noto portale di e-commerce. Intorno alle 17, il corriere si è presentato alla sua abitazione per effettuare la consegna. Dopo aver aperto il cancello tramite il videocitofono, Jane ha chiesto al fattorino di attendere mentre si recava in bagno.
Al suo ritorno, la donna si è trovata di fronte a una scena scioccante: il giovane corriere, descritto come un uomo alto sulla ventina, si trovava nella sua camera da letto, intento a masturbarsi. Secondo quanto dichiarato da Jane al Guardian, “Si stava masturbando vigorosamente. Si è girato e si è capito che aveva eiaculato. Si è scosso la mano e quando si è girato verso di me, i pantaloncini erano bagnati”. L’uomo sarebbe entrato in casa senza autorizzazione, passando dalla cucina e salendo le scale.
Dopo l’accaduto, il corriere è uscito dalla casa e ha richiesto il documento d’identità della donna per registrare la consegna. A quel punto, un secondo uomo, più anziano, che si trovava nel furgone, è intervenuto per completare la procedura. Jane ha cercato di spiegare quanto accaduto al collega del corriere: “Gli ho detto: ‘Il tuo collega ha fatto qualcosa di molto grave.’ Il mio spagnolo non includeva la parola masturbarsi”. Nonostante il tentativo di comunicare l’accaduto, i due uomini si sono allontanati in fretta dopo aver strappato il pacco dalle mani della donna.
Determinata a ottenere giustizia, Jane ha fotografato il furgone e la targa del veicolo prima che i corrieri si allontanassero. Successivamente, ha contattato sia le autorità locali che il servizio clienti di Amazon per denunciare l’episodio. La situazione è diventata ancora più inquietante quando, due giorni dopo, gli stessi corrieri si sono presentati nuovamente alla porta della donna per una nuova consegna. Questa volta, Jane ha affrontato direttamente il collega più anziano: “Il tuo collega si è masturbato in casa mia – a quel punto conoscevo la parola – e l’ho denunciato alla polizia”. Tuttavia, l’uomo ha negato l’accusa, attribuendo l’aspetto bagnato dei pantaloncini a una bevanda rovesciata. Prima di andarsene, ha minacciato di denunciarla per calunnia.
Durante questa seconda visita, Jane è riuscita a ottenere un’immagine del corriere tramite il videocitofono, che ha poi consegnato alle autorità locali. La polizia spagnola ha confermato l’apertura di un’indagine per “ingresso non autorizzato in abitazione e atti osceni”. Il caso ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei clienti durante le consegne a domicilio e sulle misure adottate dalle aziende per prevenire situazioni simili.
Oltre a rivolgersi alla polizia, Jane, che in passato ha ricevuto un’onorificenza al merito in Nuova Zelanda per il suo impegno nel volontariato, ha deciso di inviare una segnalazione formale ad Amazon. Ha scritto direttamente all’indirizzo clienti Jeff@amazon.com per richiamare l’attenzione del colosso dell’e-commerce sull’accaduto: “Amazon dovrebbe adottare immediatamente misure per proteggere i propri clienti in casi come questo. Il vostro servizio clienti non era minimamente preparato”.
Amazon ha definito l’episodio “estremamente preoccupante” e si è impegnata a collaborare con le autorità locali per fare luce sulla vicenda. Tuttavia, il caso solleva dubbi sul controllo e sulla formazione dei corrieri incaricati delle consegne, evidenziando la necessità di garantire maggiore sicurezza ai clienti.



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