L’ex tennista statunitense Jim Courier, oggi commentatore televisivo, ha espresso opinioni forti e inaspettate su Jannik Sinner, attuale numero uno al mondo. Durante un’analisi sul comportamento del giovane altoatesino fuori dal campo, Courier ha utilizzato termini come “assassino a sangue freddo” e “malavitoso”, riferendosi alla determinazione e alla freddezza con cui il 23enne gestisce la sua carriera.
Le dichiarazioni di Courier sono arrivate in seguito alla recente decisione di Sinner di interrompere la collaborazione con il preparatore atletico Umberto Panichi e il fisioterapista Claudio Badio, mossa che ha sorpreso molti nel mondo del tennis. Nonostante il successo iniziale al torneo di Wimbledon, dove ha battuto senza difficoltà l’italiano Luca Nardi, la scelta del giovane campione ha alimentato discussioni e interpretazioni.
Secondo Courier, il licenziamento improvviso dei due membri dello staff tecnico dimostra un lato spietato del campione: “Non sappiamo cosa stia succedendo, ma è evidente che qualcosa lo abbia infastidito. Si presenta sempre come una persona calma, ma in realtà è un assassino a sangue freddo”. L’ex tennista ha poi aggiunto: “Non si fa problemi a gestire i suoi affari come un malavitoso”.
L’analisi di Courier non si limita agli episodi recenti. L’ex numero uno al mondo ha ripercorso alcune tappe della carriera di Sinner, sottolineando come il giovane italiano abbia già preso decisioni drastiche in passato. Un esempio è stato l’allontanamento di Riccardo Piatti, storico allenatore e figura di riferimento per Sinner nei suoi primi anni nel professionismo. Dopo aver raggiunto i quarti di finale all’Australian Open, dove era stato sconfitto da Stefanos Tsitsipas, Sinner aveva deciso di cambiare approccio, ritenendo che il suo gioco non fosse abbastanza competitivo. Questo lo aveva portato a ingaggiare prima Simone Vagnozzi e successivamente Darren Cahill, una mossa che si è rivelata vincente, portandolo al vertice del tennis mondiale.
“In un certo senso mi piace questo suo atteggiamento,” ha ammesso Courier, “ma è chiaro che non ha paura di fare scelte difficili per ottenere ciò che vuole”. Le sue parole hanno generato reazioni contrastanti, dividendo l’opinione pubblica tra chi apprezza la determinazione di Sinner e chi lo considera troppo spietato nelle sue decisioni.
Intanto, al torneo di Wimbledon, il percorso di Sinner prosegue con fiducia. Dopo aver superato agevolmente il primo turno contro Nardi, ora lo attende l’australiano Aleksandar Vukic, che ha eliminato il taiwanese Tseng Chun-hsin. Nonostante le polemiche, il giovane campione italiano sembra concentrato esclusivamente sul suo obiettivo: vincere il prestigioso torneo londinese.
A supportarlo in questa avventura c’è un team ridotto ma altamente qualificato, composto dagli allenatori Vagnozzi e Cahill, dall’osteopata Giuseppe Cipolla e dal mental coach Alberto Ceccarelli, solitamente operativo da remoto ma presente a Londra per fornire supporto diretto in un momento cruciale della stagione.
Le parole di Courier hanno acceso i riflettori su un aspetto meno noto della personalità di Sinner, che sul campo si distingue per la sua compostezza e professionalità. Tuttavia, come sottolineato dall’ex tennista americano, dietro l’immagine calma e riflessiva si cela un atleta determinato a tutto pur di raggiungere i suoi obiettivi. Resta da vedere se queste dichiarazioni influenzeranno in qualche modo l’immagine pubblica del giovane campione o se, al contrario, ne rafforzeranno la reputazione di giocatore ambizioso e deciso.
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