Il percorso di questa celebrità, da un’infanzia multirazziale e pranzi davanti alla televisione fino a un ruolo di rilievo nella famiglia reale, non è stato affatto semplice. La sua è stata una strada segnata dalla scoperta di sé, da difficoltà personali — come una grave complicanza post-partum — e da una determinazione incrollabile.
Non fu il glamour del tappeto rosso a definirla. I suoi primi anni furono caratterizzati da pasti riscaldati al microonde, domande sulla sua razza e sul suo aspetto, e un costante senso di non sentirsi mai completamente accettata.
Eppure, quella tenacia che l’ha sempre accompagnata l’ha condotta fino all’età adulta, dove ha costruito una carriera, si è innamorata di un principe e ha avuto dei figli. Ma dietro i titoli e i riflettori, c’era una donna che affrontava sfide profondamente personali. Per scoprire chi è veramente questa figura pubblica, è necessario guardare oltre l’immagine.
Origini umili
Molto prima che il mondo conoscesse il suo nome, Meghan Markle era solo una bambina alla ricerca del proprio posto nel mondo. Cresciuta in una famiglia mista a Los Angeles, si è confrontata fin da piccola con disuguaglianze razziali, sociali e culturali.
Descrivendosi come una “bambina con la chiave di casa”, rientrava spesso da scuola in un’abitazione vuota a causa dei lunghi turni lavorativi dei genitori. In seguito dichiarò:
“Sono cresciuta con tanto cibo da fast food e con i pasti pronti davanti alla TV. Era normale per me: piatti surgelati, ‘Jeopardy!’ in sottofondo e la solitudine.”
Pur circondata da affetto, Meghan avvertì presto di non appartenere completamente a nessun mondo: “Mio padre è bianco e mia madre è afroamericana. Sono metà bianca e metà nera,” raccontò.
Ricordò anche episodi dolorosi: “Mia madre mi portava al supermercato e una donna le chiese: ‘Di chi è questa bambina?’ E lei: ‘È mia figlia.’ Ma la donna insistette: ‘No, dev’essere la tata. Dov’è sua madre?’”
Un’identità da costruire
Dopo il divorzio dei genitori, Meghan e sua madre si trasferirono in una comunità prevalentemente afroamericana, lontano dalla valle dove era cresciuta. Nonostante il cambiamento, trovò sostegno in una rete affiatata di donne — la nonna, la zia e le amiche della madre — che contribuirono alla sua educazione.
Sua madre raccontò:
“Era una bambina empatica, socievole, molto matura per la sua età. Ma a volte il nostro rapporto sembrava più quello tra sorelle che tra madre e figlia.”
Meghan, parlando di sé, affermò:
“Ero una nerd. Tutta la mia identità si basava sull’essere intelligente, non carina.”
Questa sicurezza intellettuale si manifestò presto. Un episodio significativo fu la sua lettera a una pubblicità sessista, che portò effettivamente alla modifica dello spot.
La famiglia non navigava nell’oro, e anche un pasto al ristorante rappresentava un lusso:
“Ricordo quanto fossero speciali i pranzi al Sizzler. I miei genitori lavoravano duramente per permetterseli, anche se costavano solo cinque dollari.”
Un’improvvisa svolta
Quando Meghan aveva nove anni, il padre vinse 750.000 dollari alla lotteria, permettendo così migliori opportunità formative. Suo fratellastro dichiarò:
“Quel denaro cambiò la traiettoria della sua vita. Ha sempre avuto una determinazione ferrea. Sa cosa vuole e non si ferma finché non lo ottiene.”
Già a undici anni scrisse una lettera alla dirigente scolastica promettendo:
“Quando sarò ricca e famosa e scriverò la mia biografia, parlerò di voi e della scuola, così sarete conosciuti in tutto il mondo.”
A tredici anni iniziò a lavorare: gelateria, babysitting, cameriera, persino venditrice di ciambelle.
“Ho sempre lavorato, risparmiato dove potevo. Ma anche risparmiare era un lusso.”
Il padre lavorava come direttore delle luci nella serie “Sposati con figli” e lei lo accompagnava spesso sul set.
“Ogni giorno, per dieci anni, dopo la scuola, ero lì. Un ambiente strano per una ragazzina in uniforme cattolica.”
L’adolescenza e la lotta con se stessa
In un post poi rimosso, scrisse del disagio vissuto:
“Le scuole erano piene di gruppi: ragazze nere, bianche, filippine, latine. Io ero nel mezzo.”
E ancora:
“I miei vent’anni sono stati brutali — una lotta continua con me stessa. Mi giudicavo per il peso, lo stile, la voglia di essere alla pari con gli altri.”
Ma col tempo trovò un equilibrio:
“Ho 33 anni oggi. E sono felice. Lo dico così, semplicemente. Perché ci vuole tempo per imparare ad esserlo.”
Dalla favola reale alla rinascita
Il mondo la vide come protagonista di una favola moderna quando Meghan Markle sposò il principe Harry il 19 maggio 2018 nella Cappella di San Giorgio a Windsor. Nel 2019 nacque il principe Archie, nel 2021 la principessa Lilibet.
Dietro la gioia materna si celavano però grandi sfide. Dopo la nascita di Archie, Meghan affrontò una pericolosa crisi di salute post-partum, come ha rivelato nel suo podcast “Confessions of a Female Founder”, parlando con Whitney Wolfe Herd, fondatrice di Bumble:
“Entrambe abbiamo avuto la preeclampsia post-partum. È rara e spaventosa.”
Poi arrivò un altro dolore: un aborto spontaneo, raccontato con parole strazianti.
“Mentre stringevo il mio primo figlio, capii che stavo perdendo il secondo.”
Ricoverata d’urgenza, Harry le fu accanto:
“Sentii il palmo della sua mano sudato, baciai le sue nocche, bagnate dalle nostre lacrime.”
Il pensiero che la sostenne in quel momento fu semplice e umano: “Stai bene?”
Una nuova consapevolezza
Oggi Meghan continua a crescere, dentro e fuori dai riflettori. Ricordando le parole di un direttore casting che le disse:
“Devi sapere che sei abbastanza. Meno trucco, più Meghan.”
lei aggiunge:
“Non devi cercare conferme da una carriera, da un partner o dal pubblico. Devi saperlo tu.”
E con il tempo, l’esperienza e la forza conquistata, ha finalmente imparato a crederci davvero.
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