Si riaccendono i riflettori sulle cugine di Chiara Poggi, le sorelle Stefania e Paola Cappa, nell’ambito delle indagini sull’omicidio avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. Già in passato, subito dopo il tragico evento, queste due donne erano state oggetto di attenzione da parte della Procura, con un esame dettagliato dei loro messaggi fino al 2014. Tuttavia, non emerse nulla di rilevante, tanto che non furono mai accusate formalmente in alcun processo. Si stabilì anche che non vi era alcun legame tra loro e Andrea Sempio, attualmente indagato per la terza volta in 18 anni dalla Procura di Pavia.
Ora, le sorelle Cappa sono nuovamente sotto la lente degli investigatori. Il settimanale “Giallo” ha annunciato un’esclusiva, promettendo di pubblicare un approfondimento il 15 maggio su alcuni messaggi delle sorelle. Anticipazioni suggeriscono che oltre 200 messaggi tra Paola Cappa e un amico di Milano sono stati depositati in Procura. Questi messaggi farebbero riferimento al delitto, ma i loro contenuti specifici restano sconosciuti.
Secondo quanto riportato da “Il Corriere della Sera”, ci sarebbe anche un’intercettazione di una conversazione tra Paola Cappa e la nonna subito dopo la morte di Chiara: “Odio gli zii, non li sopporto più, mi hanno rotto. Non voglio che vengano qui. Se io e Stefania siamo ridotte così è per questa storia qua.” Queste parole potrebbero essere considerate significative al punto da essere incluse nel nuovo filone delle indagini?
Inoltre, le indagini non si limitano ai messaggi. Si stanno esaminando anche eventi antecedenti all’omicidio, come una festa in piscina tenutasi a luglio del 2007, pochi giorni prima dell’omicidio. Non è chiaro se durante quella festa sia accaduto qualcosa di rilevante per il caso.
Chi sono queste cugine e quali erano stati i precedenti accertamenti su di loro? L’avvocato dei genitori di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni, ha spiegato a Fanpage.it: “Sono state le prime a essere messe nel mirino.” In passato furono eseguiti tutti gli accertamenti possibili: acquisizione dei tabulati telefonici, intercettazioni e prelievo del DNA. Tutto ciò portò alla conclusione che non avevano alcun coinvolgimento nel delitto di Chiara. Ma quali furono le motivazioni? “Semplicemente perché l’assassino indossava un paio di scarpe che non sarebbero compatibili con il numero di piede di queste ragazze, di cui una aveva una gamba rotta nel periodo dell’omicidio.”
Nel contesto delle nuove indagini, è interessante notare come le sorelle Cappa siano tornate al centro dell’attenzione mediatica e investigativa. La loro posizione nelle indagini non è ancora chiara, ma il fatto che siano nuovamente oggetto di esame suggerisce che gli inquirenti stiano cercando di esplorare ogni possibile pista per risolvere un caso che ha lasciato molti interrogativi aperti.
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi continua a essere uno dei più complessi e discussi in Italia. La riapertura delle indagini sulle sorelle Cappa potrebbe rappresentare una svolta significativa o semplicemente un tentativo di esaminare nuovamente tutte le possibilità. Con l’annuncio del settimanale “Giallo” e le nuove rivelazioni attese nei prossimi giorni, l’attenzione pubblica e mediatica sul caso è destinata a crescere ulteriormente.
Resta da vedere se queste nuove indagini porteranno a scoperte concrete o se si riveleranno un altro vicolo cieco in una lunga serie di tentativi di risolvere il mistero della morte di Chiara Poggi. Gli sviluppi futuri potrebbero finalmente gettare luce su uno dei crimini più enigmatici degli ultimi anni in Italia.
Add comment