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Devastazioni urbane e violenze: presto un giusto provvedimento contro chi organizza questi disastri



Milano ha vissuto un altro venerdì complicato, segnato da un corteo che ha unito lo sciopero generale a manifestazioni di carattere politico legate al Medio Oriente. Come denuncia il deputato di Fratelli d’Italia ed ex vicesindaco Riccardo De Corato, diverse zone centrali della città – da Porta Venezia a Lambrate – sono rimaste bloccate a causa della presenza di gruppi dei Centri sociali, antagonisti e sindacati di base, che hanno sfilato con posizioni apertamente filopalestinesi.



De Corato contro i disagi causati dalle manifestazioni

La giornata è stata caratterizzata da tensioni, disordini e alcuni episodi di vandalismo. De Corato, ricostruendo l’accaduto, ha sottolineato come lo sciopero generale sia stato accompagnato dal solito corteo composto da Centri sociali, antagonisti, no-global, rappresentanti della comunità araba e sindacati di base Usb&C, che a suo dire avrebbero creato forti disagi al traffico nelle aree di Porta Venezia, corso Buenos Aires, piazzale Loreto e fino a Lambrate.

«Nel prossimo decreto sicurezza chiederò una cauzione per i danni»

Il deputato evidenzia come episodi di questo tipo si stiano ripetendo con frequenza, causando crescente malcontento tra i cittadini. Per questo, annuncia l’intenzione di proporre nel prossimo Decreto Sicurezza l’introduzione di norme più rigide per gli organizzatori di manifestazioni che degenerano in scontri, danneggiamenti o deturpazioni di beni pubblici e privati.
Secondo De Corato, chi richiede le autorizzazioni per cortei ed eventi dovrà assumersi la responsabilità delle eventuali conseguenze.

Un altro venerdì difficile per Milano

Il parlamentare di Fratelli d’Italia sottolinea come la pazienza della città sia al limite: manifestazioni che bloccano regolarmente viabilità e attività economiche, mettendo a rischio la sicurezza e interferendo con la vita quotidiana dei residenti, non sarebbero più tollerabili. Per questo ribadisce la necessità di introdurre misure che obblighino gli organizzatori a farsi carico dei danni registrati durante iniziative ad alto rischio, ormai sempre più frequenti.

La proposta: una cauzione per limitare caos e danneggiamenti

L’obiettivo, spiega De Corato, è chiaro: chi intende scendere in piazza con cortei che possono generare blocchi del traffico, disagi e disordini deve essere pronto a rispondere anche economicamente. L’introduzione di una sorta di cauzione o risarcimento preventivo per eventi considerati potenzialmente problematici servirebbe come deterrente, con l’auspicio di evitare ulteriori episodi di degrado urbano e restituire alla città una maggiore normalità.



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