Il controverso caso riguardante Elon Musk e Ashley St Clair continua a suscitare interesse e dibattito pubblico. A metà febbraio, St Clair, un’influencer legata al movimento politico Maga, ha affermato di aver dato alla luce un figlio, il tredicesimo di Musk, mantenuto segreto fino a quel momento. La notizia è emersa attraverso un post su X, dove St Clair ha dichiarato: “Cinque mesi fa ho dato il benvenuto in questo mondo a un nuovo bambino. Il padre è Elon Musk”. Questo annuncio ha innescato una serie di eventi che hanno portato a messaggi privati trapelati e due petizioni legali.
Il 21 febbraio, Ashley St Clair ha presentato due petizioni alla Corte Suprema di Manhattan, richiedendo l’affidamento esclusivo del bambino e una dichiarazione ufficiale di Musk per il riconoscimento del piccolo. Il suo post ha attirato l’attenzione non solo per la rivelazione della nascita, ma anche per le implicazioni legali che ne derivano.
In seguito, l’influencer Isabella Moody, anch’essa parte del mondo Maga, ha accusato St Clair di aver orchestrato un piano per incastrare Musk. Moody ha pubblicato su X degli screenshot di conversazioni private con St Clair, affermando: “Non avevo intenzione di pubblicarle, ma ecco altre prove che dimostrano come Ashley aveva pianificato di intrappolare Elon”. Queste affermazioni hanno ulteriormente complicato la situazione.
La vicenda ha preso piede il giorno di San Valentino, quando St Clair ha condiviso il suo messaggio su X, esprimendo la sua preoccupazione per la privacy del bambino e chiedendo ai media di rispettarla. “Voglio far crescere nostro figlio in un ambiente sicuro e normale. Per questa ragione chiedo ai media di rispettare la sua privacy”, aveva scritto. St Clair ha anche rivelato che la sua relazione con Musk era iniziata nel maggio 2023 e che i due avrebbero avuto rapporti fino a gennaio 2024.
Nei documenti legali presentati, St Clair sostiene che Musk ha riconosciuto la paternità in varie comunicazioni scritte, includendo una foto che lo ritrae con il bambino. Tuttavia, secondo quanto riportato, Musk avrebbe visto il figlio solo tre volte e non era presente alla nascita.
Le conversazioni pubblicate da Isabella Moody offrono una prospettiva diversa sulla situazione. “Mi ha inviato questi messaggi di testo nel maggio 2023 quando ha incontrato Elon per la prima volta e ha iniziato a dormire con lui. Ha detto ‘Ho bisogno dei suoi bambini razzo’ e ‘Ho bisogno di una didascalia per sedurre Elon Musk’”, ha dichiarato Moody. Queste affermazioni suggeriscono che St Clair avesse intenzioni di sfruttare la sua relazione con Musk per ottenere vantaggi, contraddicendo la sua richiesta di privacy.
Moody ha concluso il suo messaggio affermando: “Aveva intenzione di sedurlo, l’ha ammesso lei stessa per questo sto facendo trapelare i suoi messaggi adesso. Dobbiamo condannare i cercatori d’oro promiscui”. Anche Musk ha commentato la situazione, limitandosi a esprimere sorpresa con un semplice “Whoa!” sotto il post di Moody.
La complessità del caso continua a crescere, con le accuse di manipolazione e la richiesta di riconoscimento legale del bambino che pongono interrogativi sulla vera natura della relazione tra St Clair e Musk. La questione dell’affidamento e della paternità potrebbe avere ripercussioni significative, non solo per i diretti interessati, ma anche per il pubblico che segue con attenzione le vicende di Musk, noto imprenditore e figura pubblica di spicco.
Add comment