La comunità di Lavinio è sotto shock dopo l’aggressione subita da due bambini da parte di un rottweiler. Si tratterebbe dello stesso cane che, nel 2022, aveva già causato un episodio drammatico, uccidendo un Jack Russell e ferendo gravemente una donna. Il proprietario dell’animale era stato denunciato, ma il caso è ancora oggetto di procedimenti legali.
La vicenda ha riacceso i ricordi dolorosi di Mariella, la proprietaria del cane ucciso tre anni fa. “Il mio Milo era molto più di un animale domestico, era parte della nostra famiglia”, racconta con voce spezzata. L’episodio risale a una passeggiata ordinaria, quando sua madre, che portava Milo al guinzaglio, si trovò improvvisamente di fronte al rottweiler. “Mia madre è rimasta ferita mentre cercava disperatamente di proteggerlo, ma non c’è stato nulla da fare”, aggiunge. Il trauma psicologico per la donna è stato profondo e ancora oggi lascia segni evidenti.
Dopo l’incidente del 2022, Mariella e sua madre avevano deciso di ricorrere alle vie legali, denunciando l’accaduto alle autorità competenti. L’avvocata Sabrina Lucantoni, che le rappresenta, spiega: “Abbiamo sporto denuncia per lesioni e attualmente il processo penale è in corso. L’imputato ha richiesto la messa alla prova. Parallelamente, è in atto un procedimento civile per ottenere un risarcimento dei danni subiti”.
La notizia dell’aggressione ai due fratellini ha scatenato un’ondata di preoccupazione tra i residenti della zona, che già conoscevano bene il cane e i potenziali rischi legati alla sua presenza. “Appena ho sentito cosa era successo, ho pensato subito: è stato Pluto”, racconta una vicina. Il rottweiler, infatti, sarebbe noto per essere spesso lasciato libero o per riuscire a uscire dalla proprietà del suo proprietario. Questo comportamento aveva già sollevato numerosi timori tra chi vive nei dintorni.
Dopo la morte di Milo, alcuni abitanti del quartiere hanno deciso di organizzarsi per affrontare la situazione in modo più coordinato. È nata così una chat su WhatsApp, dove i residenti segnalano la presenza di cani pericolosi senza guinzaglio o altre situazioni potenzialmente rischiose. “Ci avvisiamo a vicenda se vediamo Pluto o altri animali di grossa taglia in giro”, spiega una donna mentre passeggia con il suo piccolo cane al guinzaglio.
Ma non è solo la comunicazione a rassicurare i residenti. Molti hanno adottato misure personali per sentirsi più al sicuro. “Porto sempre con me uno spray al peperoncino quando esco con il mio cane”, confessa una residente. “Non voglio trovarmi impreparata se dovesse succedere qualcosa”. Questo atteggiamento riflette il clima di tensione che si respira nella zona, dove la paura di nuovi episodi è palpabile.
L’aggressione più recente ha riaperto il dibattito sulla responsabilità dei proprietari di animali e sull’applicazione delle normative vigenti in materia di sicurezza pubblica. In molti si chiedono se si sarebbe potuto evitare quanto accaduto ai fratellini e se le autorità abbiano fatto abbastanza per prevenire ulteriori incidenti dopo quello del 2022.
Nel frattempo, la comunità attende con impazienza gli sviluppi dei procedimenti legali in corso contro il proprietario del rottweiler. La speranza è che si possa finalmente trovare una soluzione che garantisca la sicurezza di tutti, evitando che episodi simili si ripetano in futuro.
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