Il licenziamento di Elena Maraga, un’insegnante di una scuola dell’infanzia cattolica situata nella provincia di Treviso, ha sollevato un acceso dibattito pubblico. La decisione è stata resa nota dalla stessa Maraga durante un’intervista nel programma “La Zanzara” su Radio 24, dove ha spiegato che il provvedimento è stato motivato da “giusta causa, per comportamento inappropriato, perché si è incrinato il rapporto di fiducia”.
La vicenda ha avuto inizio lo scorso marzo, quando un padre di uno degli alunni, navigando sui social media, ha scoperto il profilo di Maraga su Instagram e, da lì, è risalito a un secondo account privato contenente link al suo profilo su OnlyFans, noto per la condivisione di contenuti a pagamento, spesso di natura esplicita. Questo ha innescato una serie di polemiche che hanno portato alla segnalazione alla direzione scolastica e, successivamente, alla sospensione immediata dell’insegnante, accompagnata dal blocco del suo stipendio.
La situazione ha suscitato interrogativi, soprattutto considerando il contesto di una scuola paritaria cattolica, situata proprio di fronte alla chiesa del paese. La direzione dell’istituto ha comunicato che le due dimensioni della vita di Maraga — quella professionale come educatrice e quella privata come content creator — non potevano coesistere, in particolare alla luce dei valori che la scuola si propone di trasmettere. Tuttavia, Maraga ha difeso la sua posizione, affermando di non aver mai mescolato le due sfere: “Fare foto compromettenti non ha mai compromesso la mia professionalità nel lavoro”, ha dichiarato. Ha anche sottolineato che nessuno della scuola ha cercato un confronto diretto con lei, comunicando solo tramite lettere, e ha espresso delusione per il comportamento della scuola cattolica, che dovrebbe promuovere il dialogo e la comprensione.
Nonostante le polemiche, Maraga ha ricevuto anche manifestazioni di supporto. Ha rivelato che trenta genitori hanno firmato una lettera per chiedere la sua permanenza, affermando: “Questo lavoro per me è una vocazione, e vorrei essere valutata per il mio operato in classe, non per ciò che faccio nel tempo libero”. Oltre all’insegnamento, Maraga è anche modella e bodybuilder, e ha spiegato che la decisione di aprire un profilo su OnlyFans era motivata da necessità economiche: “Con uno stipendio di 1.200 euro al mese non si può vivere. È questo il problema. Ho cercato un modo per integrare il reddito senza venir meno ai miei doveri sul lavoro”.
La questione ha acquisito così tanta attenzione da raggiungere il Ministero dell’Istruzione e del Merito, che ha annunciato l’istituzione di una commissione di giuristi con l’obiettivo di aggiornare il codice di comportamento per i dipendenti pubblici. La commissione si concentrerà sulla definizione più chiara dei limiti e delle responsabilità del personale scolastico nell’uso dei social network, cercando di colmare un vuoto normativo che attualmente consente interpretazioni soggettive.
Nonostante il licenziamento, Maraga ha annunciato che intende presentare ricorso contro la decisione della direzione dell’asilo parrocchiale, sostenendo che la sua professionalità non dovrebbe essere messa in discussione a causa della sua vita privata. La vicenda ha diviso l’opinione pubblica, con alcuni che sostengono la scelta della scuola di mantenere determinati standard etici e altri che vedono nel licenziamento un atto di intolleranza verso le scelte personali.
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