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Eseguita in Alabama la condanna a morte di Gregory Hunt, 65 anni, con l’uso di gas di azoto. Polemiche per i segnali di sofferenza durante l’esecuzione



Nella giornata di martedì 10 giugno, nello Stato dell’Alabama, è stata portata a termine l’esecuzione di Gregory Hunt, 65 anni, condannato per l’omicidio di Karen Sanders Lane, avvenuto il 2 agosto 1988. La procedura è stata eseguita tramite inalazione di azoto puro, un metodo introdotto recentemente e ancora oggetto di dibattito. Si tratta della sesta esecuzione con questa tecnica negli Stati Uniti.



L’esecuzione è avvenuta nel penitenziario dell’Alabama meridionale alle ore 18:26. Hunt, con il volto coperto da una maschera blu e immobilizzato su una barella, non ha pronunciato alcuna dichiarazione finale. Tuttavia, ha salutato con un gesto del pollice e il segno della pace. Durante il processo di inalazione del gas, si sono verificati movimenti convulsi, respiri affannosi e lamenti, seguiti dalla cessazione dei movimenti intorno alle 18:05. Le autorità carcerarie hanno definito questi segnali come “attesi e fisiologici”, ma i critici sostengono che il metodo possa causare sofferenze significative.

La famiglia della vittima, Karen Lane, era presente nella sala testimoni durante l’esecuzione. In una dichiarazione ufficiale, i parenti hanno sottolineato che l’atto rappresenta una forma di giustizia per ricordare la tragica morte di Karen Sanders Lane: “La nostra non è una celebrazione, ma la chiusura di un incubo durato 37 anni. Questo non è un giorno di vittoria, è un atto di giustizia”.

Gregory Hunt, originario dell’Alabama, fu condannato nel 1990 per l’omicidio brutale di Karen Lane, con la quale aveva avuto una breve relazione durata circa un mese. La sera del delitto, spinto da un attacco di gelosia, fece irruzione nell’appartamento della donna a Cordova, nella contea di Walker. Lì la violentò e la uccise con oltre 60 colpi inferti al corpo. La giuria lo dichiarò colpevole e votò quasi all’unanimità per la pena capitale, con un verdetto di 11 a 1.

Durante i quasi 35 anni trascorsi nel braccio della morte, Hunt si dedicò ad attività religiose e trovò conforto nella fede. Dal 1998 condusse regolarmente corsi settimanali di studio della Bibbia all’interno del carcere. In un’intervista recente all’Associated Press, dichiarò: “Cercavo solo di essere una luce in un posto buio, dimostrando che se io potevo cambiare, chiunque poteva farlo”. Tuttavia, questo percorso spirituale non è bastato a evitargli l’esecuzione.

L’uso del gas di azoto come metodo per le esecuzioni è stato introdotto negli Stati Uniti nel 2023 e rimane oggetto di controversie. Secondo i sostenitori della pena capitale, tale metodo dovrebbe garantire una morte rapida e indolore attraverso l’ipossia, ovvero la privazione di ossigeno nel corpo. Tuttavia, gli oppositori evidenziano che i segnali osservati durante le esecuzioni – come movimenti convulsi e respiri affannosi – mettono in dubbio questa affermazione.



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