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Ex maresciallo morto a Terni, il corpo rinvenuto in garage accanto a una motosega



Giallo a Terni per la morte di Andrea Fiorelli, 59 anni, ex maresciallo della Guardia di Finanza in pensione dal 2018 per motivi di salute. L’uomo è stato rinvenuto privo di vita nella serata di venerdì scorso nel garage della sua abitazione in località Prisciano, con una profonda ferita al collo. Accanto al corpo gli investigatori hanno trovato una motosega elettrica, spenta, che potrebbe essere stata lo strumento con cui si è consumata la tragedia.



A fare la drammatica scoperta è stato l’anziano padre, che vive nello stesso stabile. Intorno alle 20.30, non vedendo rientrare il figlio, l’uomo ha deciso di andare a controllare nel garage lasciato aperto, trovandosi davanti a una scena raccapricciante. Ha immediatamente lanciato l’allarme, ma i soccorsi giunti sul posto non hanno potuto fare altro che constatare il decesso, avvenuto probabilmente alcune ore prima del ritrovamento.

Le circostanze in cui è stato trovato il corpo sollevano diversi interrogativi. La ferita riportata da Fiorelli appare compatibile con l’uso della motosega, ma la dinamica esatta resta ancora avvolta dal mistero. Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi: dal gesto volontario all’incidente domestico, fino alla possibilità di un’aggressione. Proprio per questo motivo l’intera area del ritrovamento, compreso il garage e il caseggiato in cui viveva l’uomo con la sua famiglia, è stata sottoposta a sequestro da parte della magistratura.

Nella giornata di oggi sono attesi i Ris dei carabinieri, chiamati ad effettuare rilievi approfonditi sulla scena per individuare eventuali elementi utili a chiarire le cause del decesso. Saranno inoltre analizzati i telefoni e i dispositivi elettronici di Fiorelli per ricostruire contatti e movimenti nelle ore precedenti la morte.

Fondamentale sarà anche l’autopsia disposta dalla Procura, che dovrà stabilire con precisione la causa del decesso e la compatibilità della ferita con l’ipotesi di incidente, suicidio o atto violento. Gli investigatori hanno già ascoltato amici e parenti della vittima, tra cui la moglie e il figlio ventenne, entrambi residenti nello stesso stabile ma assenti al momento della scoperta. Dalle prime informazioni raccolte, i rapporti familiari non sarebbero stati sereni, circostanza che gli inquirenti stanno valutando nell’ambito delle indagini.

Il rinvenimento del corpo di Fiorelli ha scosso profondamente la comunità locale. I vicini lo descrivono come un uomo riservato, segnato da problemi di salute che lo avevano portato al congedo anticipato dalla Guardia di Finanza nel 2018. Gli accertamenti in corso dovranno chiarire se la sua condizione clinica o eventuali difficoltà personali abbiano avuto un ruolo nella vicenda.

Secondo una prima ricostruzione temporale, il decesso potrebbe essere avvenuto nel pomeriggio, alcune ore prima che il padre entrasse nel garage. Questo elemento rafforza la necessità di analizzare in dettaglio le testimonianze dei familiari e di chi lo aveva visto nelle ultime ore di vita.

Sul posto, oltre ai carabinieri e ai sanitari del 118, è intervenuto anche il medico legale per i primi rilievi sul corpo. La posizione della motosega, trovata accanto al cadavere ma spenta, è uno dei dettagli che gli investigatori stanno valutando con maggiore attenzione per comprendere se possa effettivamente essere stata utilizzata per procurare la ferita mortale o se sia stata collocata lì successivamente.

Gli inquirenti non escludono alcuno scenario e stanno cercando di capire se vi fossero motivazioni che possano aver portato l’ex maresciallo a un gesto estremo, oppure se sia rimasto vittima di un incidente o, ipotesi più grave, di un atto violento.

Le prossime ore saranno decisive per chiarire i contorni di un caso che, al momento, resta un enigma. Il lavoro dei Ris, l’autopsia e gli accertamenti sugli ambienti familiari e sociali della vittima dovranno fornire risposte agli interrogativi che circondano la morte di Andrea Fiorelli.



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