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Fabiana, solo rifiuti: «Niente casa perché sono trans»



«Sono allo stremo, non posso continuare a vivere in queste condizioni». Dopo l’aggressione fisica subita lo scorso settembre, per Fabiana Gelsomino, transgender di 37 anni originaria di Manfredonia e residente da cinque anni nel capoluogo adriatico, si apre un’altra ferita, meno visibile ma non meno crudele: l’impossibilità di trovare un alloggio in affitto, rifiutato perché ritenuto “inadatto” da alcuni condomini.



Una forma di discriminazione che spesso resta confinata nel silenzio di chi la esercita e nell’umiliazione di chi la subisce. Ma Fabiana ha deciso di non tacere: dopo aver contattato senza successo oltre 50 proprietari da fine settembre, ha scelto di raccontare pubblicamente la propria sofferenza, rompendo il muro di invisibilità dietro cui si nasconde il pregiudizio e continua a crescere l’indifferenza.



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