Filippo Champagne, nome d’arte di Filippo Romeo, ha annunciato sui social la sua intenzione di aprire un nuovo locale a Milano, denominato “Filippo Champagne Club”. Con dichiarazioni provocatorie, ha promesso di rivoluzionare la scena notturna milanese: “Vi compro tutti, io vi compro uno a uno. Adesso faccio il mio locale, ‘Filippo Champagne Club’, e vi anniento tutti. E dovrete venire a inginocchiarvi”. Questa mossa arriva poco dopo la chiusura della Gintoneria, celebre locale di via Napo Torriani, gestito dall’amico Davide Lacerenza e attualmente al centro di un’inchiesta giudiziaria.
Durante un’intervista alla trasmissione radiofonica La Zanzara su Radio24, Romeo ha fornito ulteriori dettagli sul progetto: “Io farò un locale dalle otto a mezzanotte tipo aperitivo per mangiucchiare qualcosa, e poi da mezzanotte sarà discoteca fino alle cinque del mattino. E tutti gli altri locali di Milano dove oggi non sono gradito li distruggo tutti.” Le sue dichiarazioni lasciano intendere che voglia proporsi come successore di Davide Lacerenza, con cui ha condiviso anni di frequentazione della Gintoneria, locale ora sotto sequestro insieme al privé La Malmaison.
La figura di Filippo Champagne emerge anche negli atti dell’indagine sulla Gintoneria. Secondo quanto riportato, un cliente abituale del locale, identificato come S.S., avrebbe bonificato a Lacerenza circa 640mila euro in tre anni. Agli investigatori, S.S. ha raccontato di aver speso cifre astronomiche, tra cui 10mila euro per una bottiglia di vino da tre litri regalata a Romeo per il suo compleanno. Inoltre, il nome di Filippo Romeo appare in alcune conversazioni intercettate tra Wanna Marchi, madre di Stefania Nobile, e il figlio. In uno scambio, quest’ultimo rassicura la donna sul fatto che Romeo non facesse uso di sostanze stupefacenti: “No, lui non si droga, assolutamente. Non si è mai drogato, anzi, glielo diceva (a Lacerenza) di non farlo.”
La vicenda della Gintoneria ha scosso la vita notturna milanese, portando alla luce un presunto giro di prostituzione e droga. Secondo l’accusa, Davide Lacerenza, insieme al suo collaboratore Davide Ariganello e alla “socia occulta” Stefania Nobile, avrebbe gestito un sistema di pacchetti “all inclusive” per clienti facoltosi, che includevano escort, sostanze stupefacenti e costose bottiglie di alcolici. Tutti e tre gli indagati si trovano ora agli arresti domiciliari, in attesa della decisione del giudice sulla convalida delle misure cautelari. Durante gli interrogatori di garanzia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
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