Abdelkader D. – sì, proprio lui, 35 anni, tunisino, coi documenti in regola (almeno fino al 2032, poi chissà) – ieri pomeriggio ha letteralmente mandato in tilt il centro di Marsiglia. Parliamo di martedì 2 settembre, mica un giorno qualunque. Cinque persone accoltellate, poi la polizia ha dovuto fermarlo, e con “fermarlo” intendo che gli hanno sparato e lì si è chiusa la faccenda. Non esattamente un curriculum da boy scout, diciamocelo: qualche condanna alle spalle, inclusa una per aver accoltellato pure il nipote l’anno scorso… che famiglia allegra.
Riguardo alle frasi antisemite, il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau (nome da romanzo noir, tra l’altro), ha confermato che il tipo era già sotto osservazione. S’è lasciato andare davanti alla moschea di Sète, vicino Montpellier, tirando fuori qualche perla di antisemitismo. Non contento, era pure stato chiamato in tribunale per incitamento all’odio. Ma lui niente, aveva presentato ricorso per evitare la galera dopo aver pizzicato il nipote. Per ora, aveva funzionato.
Il casino vero è iniziato in un hotel, pieno centro, 1° arrondissement. Abdelkader litiga col coinquilino perché non aveva pagato la stanza (classico, no?), ci scappa la coltellata. Poi giù altre due: al direttore dell’hotel e pure al figlio del direttore. Uno dei feriti, pure sanguinante, si rifugia da un vicino: “Mi hanno appena accoltellato!” Cose che normalmente vedi solo nei film.
Ma non era finita: Abdelkader scende in strada, Cours Belsunce, armato come se dovesse girare una scena di Gomorra – due coltelli da 20 centimetri ciascuno e un bastone che non si capisce se fosse per difesa o per scena. Alcuni passanti, presi dal panico ma anche dal coraggio, si sono messi a brandire bastoni pure loro per tentare di tenerlo a distanza. Roba da far impallidire i video virali.
Poi la scena nel bar. Il gestore racconta a Le Figaro: “Eravamo nel bel mezzo del servizio, clienti ai tavoli… e all’improvviso un casino, gente che urla, pensavamo fosse una rissa. Mi avvicino e vedo sto tizio con due coltelli pieni di sangue. La gente urlava di chiamare la polizia.” E poco dopo: “Arriva la polizia, pistole spianate. Sparano quattro o cinque colpi e lui crolla lì, davanti a tutti, sanguinante.” Altro che film, qui la realtà ha superato Netflix di brutto.



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