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Gabbiano vomita durante la fumata bianca per il Papa: cosa potrebbe voler dire?



Un evento insolito ha catturato l’attenzione del pubblico durante l’annuncio dell’elezione del nuovo Papa, Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome di Leone XIV per il suo pontificato. Proprio nel momento in cui il fumo bianco usciva dal comignolo della Cappella Sistina, un gabbiano reale è stato immortalato mentre rigurgitava un roditore sul tetto dell’edificio. L’immagine, trasmessa in diretta mondiale, ha suscitato stupore e curiosità, con alcune interpretazioni che hanno visto nell’episodio un simbolo di cattivo presagio.



Il gabbiano, che aveva già attirato l’attenzione nei giorni precedenti per aver nidificato vicino al comignolo della Cappella Sistina, è diventato un protagonista inatteso del Conclave. Questo uccello, appartenente alla specie Larus michahellis, è una presenza comune nelle città italiane, inclusa Roma, dove si adatta facilmente all’ambiente urbano e si nutre di una vasta gamma di alimenti, dai rifiuti agli animali più piccoli.

Il video che documenta l’episodio mostra il gabbiano tornare al nido, situato accanto al comignolo della Cappella Sistina, poco prima dell’annuncio ufficiale dell’elezione papale. Una volta atterrato, l’animale rigurgita un roditore, un comportamento naturale per questa specie. Subito dopo, un piccolo gabbiano emerge dal nido per nutrirsi della preda parzialmente digerita. Questo gesto, tipico delle cure parentali dei gabbiani, ha però assunto un significato simbolico per alcuni osservatori, data la coincidenza con un momento così solenne.

Il gabbiano protagonista dell’episodio è una madre che stava nutrendo il suo piccolo. Come spiegano gli esperti, i gabbiani reali sono noti per la loro intelligenza e capacità di adattamento. Dopo la schiusa delle uova, i genitori vanno a caccia per procurare cibo ai loro pulcini. Una volta tornati al nido, rigurgitano la preda per facilitarne la digestione ai piccoli. In questo caso, il roditore rigurgitato era probabilmente stato catturato durante una battuta di caccia nelle strade di Roma.

Nonostante l’insolita coincidenza temporale, l’episodio non ha alcun significato simbolico o profetico. Si tratta semplicemente di un comportamento naturale di una madre gabbiano che si prende cura del suo piccolo. Tuttavia, l’immagine del gabbiano che rigurgita il roditore proprio mentre il fumo bianco segnalava l’elezione del 267esimo Papa ha inevitabilmente attirato l’attenzione mediatica e scatenato diverse interpretazioni.

La presenza dei gabbiani sui tetti della Cappella Sistina non è una novità. Questi uccelli sfruttano spesso le strutture urbane per nidificare, trovando rifugio in luoghi elevati e sicuri. In questo caso, la madre gabbiano aveva scelto una posizione particolarmente visibile, proprio accanto al comignolo da cui esce il fumo bianco durante il Conclave. La sua scelta ha fatto sì che venisse ripresa in mondovisione in un momento di grande rilevanza storica.

L’episodio ha anche messo in luce l’adattabilità dei gabbiani reali nelle aree urbane. Questi uccelli si sono integrati perfettamente nella vita cittadina, sfruttando le risorse disponibili per sopravvivere e prosperare. La loro dieta varia include rifiuti alimentari, cibo lasciato incustodito dai turisti e piccoli animali come piccioni e ratti. La madre gabbiano ripresa sul tetto della Cappella Sistina non ha fatto eccezione, tornando al nido con una preda adatta a nutrire il suo piccolo.



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