La cerimonia dei David di Donatello 2025 si è svolta anche quest’anno al Quirinale, con la conduzione di Geppi Cucciari, che ha saputo intrattenere il pubblico con il suo stile inconfondibile. L’evento, trasmesso in diretta su Rai1, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti illustri, tra cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.
Durante il suo intervento, Cucciari non ha mancato di utilizzare la sua tipica ironia per rivolgersi ai presenti. In particolare, si è indirizzata al Ministro Giuli, scherzando sulla sua eloquenza: “Ministro voglio portarle la mia solidarietà, perché molti sottolineano eccessivamente la sua potente retorica, il suo eloquio forbito, la parola che squadra da ogni lato l’animo nostro informe. In realtà sono sempre interventi cristallini, lei è l’unico ministro i cui interventi possono essere addirittura ascoltati al contrario come un disco dei Black Sabbath e a volte migliorano”.
Il Ministro ha accolto con spirito le battute della conduttrice, rispondendo con un commento altrettanto ironico: “Un saluto a Geppi, che al contrario potrei chiamare anche ‘Ippeg’, senza fraintendimenti”. La replica di Cucciari non si è fatta attendere: “Rimaniamo così, amici”.
Non sono mancati riferimenti al Presidente Mattarella, che Cucciari ha elogiato per la sua pazienza nei confronti della classe politica italiana. Con il consueto tono sarcastico ha dichiarato: “Sono molto contenta di rivederla Presidente, vedere il Capo dello Stato seduto al suo posto, perché c’è una corrente molto diffusa a cui piacerebbe che lei cambiasse sponda del Tevere. Lei mi dovrebbe diventare Papa, ma per la pazienza avuta con i politici italiani in questi anni, andrebbe fatto santo subito”.
L’attrice e conduttrice ha inoltre sottolineato l’importanza della tradizione cinematografica italiana, celebrata durante l’evento. Ha elogiato la capacità del nostro Paese di creare storie memorabili e ha citato alcuni esempi illustri come Federico Fellini e Mario Monicelli, aggiungendo un tocco umoristico con il riferimento al programma televisivo “Porta a Porta”.
L’evento si è svolto in un clima particolare, coincidente con l’inizio del Conclave previsto per mercoledì 7 maggio. Cucciari ha colto l’occasione per ironizzare anche su questo tema: “È davvero una fortuna il fatto che le celebrazioni del cinema italiano abbiano luogo proprio oggi, in una giornata come le altre qui a Roma, senza grandi eventi”.
La serata ha rappresentato un momento di celebrazione per il cinema italiano, ma anche un’occasione per riflettere sull’attualità con leggerezza e sarcasmo. La presenza di personalità di spicco come il Presidente della Repubblica e il Ministro della Cultura ha contribuito a rendere l’evento ancora più significativo.
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