Un episodio di crudeltà nei confronti degli animali ha sconvolto la comunità locale nei pressi di Tufino, in provincia di Napoli. Lunedì 12 maggio, una trentenne residente ad Avellino è stata accusata di aver lanciato due piccoli gattini dal finestrino della propria auto mentre percorreva l’autostrada A16, nel tratto Napoli-Canosa. La donna è stata identificata dagli agenti della Polizia Stradale di Napoli Nord ed è ora indagata per abbandono e atti di crudeltà verso gli animali.
L’intervento delle forze dell’ordine è avvenuto a seguito di una segnalazione ricevuta dal centro operativo della Polstrada di Napoli. Secondo quanto riportato, un automobilista in transito avrebbe assistito alla scena e allertato immediatamente le autorità competenti. Gli agenti, intervenuti prontamente sul posto, hanno rintracciato la presunta responsabile, che ora dovrà rispondere delle accuse mosse contro di lei.
Purtroppo, uno dei due gattini non è sopravvissuto all’impatto ed è stato ritrovato privo di vita lungo la carreggiata. L’altro cucciolo, invece, non è stato rinvenuto, e non si conoscono al momento ulteriori dettagli sul suo destino.
Secondo una ricostruzione degli eventi, tutto avrebbe avuto origine circa venti giorni prima del fatto, quando una gatta randagia avrebbe partorito due piccoli nell’area condominiale dove risiede la donna. Pare che quest’ultima abbia deciso di disfarsi dei cuccioli in modo brutale e disumano. Sebbene le accuse siano ancora in fase di verifica, gli indizi raccolti sembrano essere significativi.
L’episodio ha generato una forte ondata di indignazione non solo nella comunità locale, ma anche a livello nazionale. Numerosi cittadini hanno espresso il loro sdegno per l’accaduto, definendo il gesto inaccettabile e crudele. Anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, esponente di Avs, ha commentato l’accaduto con parole dure e significative.
“Come si può pensare di fare una tale atrocità?” ha dichiarato il deputato. “Questi atti ci fanno capire il livello di degrado umano e sociale in cui viviamo. Atti di crudeltà e violenza gratuiti che aumentano di giorno in giorno nei confronti dei più deboli che siano animali, anziani, bambini o disabili”.
La vicenda ha riacceso il dibattito sulla necessità di pene più severe per chi si rende responsabile di maltrattamenti sugli animali. In Italia, l’abbandono e la crudeltà verso gli animali sono puniti dalla legge, ma molti ritengono che le sanzioni attualmente previste non siano sufficientemente dissuasive. Organizzazioni animaliste e associazioni locali hanno colto l’occasione per ribadire l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto e la tutela degli animali.
Intanto, la Polizia Stradale continua a indagare per accertare con precisione le dinamiche dell’accaduto e raccogliere ulteriori prove a carico della trentenne. La donna rischia ora conseguenze legali rilevanti per il suo presunto gesto.
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