Dopo quasi venti giorni di ricerche, si è conclusa tragicamente la vicenda di Giorgio Di Guardo, il 47enne scomparso a Roma lo scorso 30 gennaio. Il suo corpo è stato ritrovato oggi, martedì 18 febbraio, in via Aspertini, nel quartiere di Torre Angela, periferia sud-est della Capitale.
Il cadavere dell’uomo è stato trovato all’interno di un’automobile, avvolto in alcune coperte. Secondo le prime informazioni, sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia di Roma, che non hanno rilevato segni evidenti di violenza sul corpo. Al momento, la morte sembra essere avvenuta per cause naturali, ma le indagini proseguiranno nei prossimi giorni per chiarire ogni dettaglio.
La salma è stata affidata al medico necroscopo per ulteriori analisi, che potranno fornire risposte più precise sulle cause del decesso. Restano ancora poco chiari i motivi per cui Giorgio si fosse allontanato da casa circa venti giorni fa, lasciando amici e familiari nel dolore e nell’incertezza.
Un appello disperato poche ore prima del ritrovamento
Proprio nella giornata di oggi, il Comitato scientifico ricerca scomparsi Odv aveva lanciato un appello per ritrovare Giorgio Di Guardo. Le ricerche si erano concentrate in diverse zone della città, tra cui il quartiere di Tor Bella Monaca, l’area dell’Anagnina e il territorio dei Castelli Romani, compresa la zona di Frascati.
Giorgio si spostava solitamente a bordo di una Fiat Punto bianca, e si ipotizza che proprio all’interno di questa vettura sia stato ritrovato il corpo, anche se questa informazione non è stata ancora confermata ufficialmente.
Un mistero ancora da chiarire
La vicenda di Giorgio Di Guardo lascia aperte molte domande. Per quale motivo l’uomo si era allontanato da casa? Cosa lo ha portato a trovarsi a Torre Angela, lontano dai luoghi indicati come possibili aree di ricerca?
Gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire gli ultimi spostamenti del 47enne, cercando di comprendere se ci siano stati eventi o incontri che possano aver influito sul tragico epilogo. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi, anche se l’assenza di segni di violenza sul corpo sembra orientare le indagini verso una morte per cause naturali.
La notizia del ritrovamento ha scosso profondamente la comunità e i familiari di Giorgio, che speravano in un esito diverso. Dopo settimane di ricerche e appelli disperati, questa tragica scoperta ha messo fine all’incertezza, lasciando però spazio a un dolore immenso.
Le autorità continueranno a lavorare per fornire tutte le risposte necessarie a chiarire le circostanze della sua morte. Nel frattempo, la famiglia di Giorgio è accompagnata dall’affetto di chi lo conosceva e lo stimava.
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