Notizie allarmanti giungono riguardo alla situazione di Greta Thunberg, la nota attivista per il clima, che sarebbe attualmente detenuta in Israele. Secondo quanto riportato dall’europarlamentare Ilaria Salis (Avs), Thunberg sarebbe stata umiliata e costretta a baciarsi con una bandiera israeliana, esibita dai suoi carcerieri come un trofeo. Le parole di Salis evidenziano una condizione di detenzione che definisce “orribile”, e che riflette la realtà di migliaia di prigionieri palestinesi, che si trovano in detenzione amministrativa, senza un processo regolare.
Ilaria Salis ha utilizzato il suo profilo Facebook per denunciare le condizioni in cui sono tenuti gli attivisti della Flotilla, affermando che molti di loro sono stati e continuano a essere detenuti illegalmente, in situazioni di degrado, con scarsità di cibo e acqua, e soggetti a maltrattamenti. “Questo orrore è la quotidianità di migliaia di prigionieri palestinesi, rinchiusi in detenzione amministrativa, cioè senza processo. Seguiamo con apprensione e solidarietà ogni notizia che arriva e manteniamo alta la pressione sulle diplomazie. Resistere, resistere, resistere. Siamo con voi e non lasceremo indietro nessuno!”, ha scritto Salis.
Le notizie relative a Greta Thunberg sono state confermate anche da fonti internazionali. Secondo un articolo del Guardian, le condizioni di detenzione di Thunberg sono state descritte come “dure”. L’attivista ha riferito di aver sviluppato “eruzioni cutanee” che sospetta siano causate “dalle cimici dei letti” e ha raccontato di essere stata costretta a rimanere seduta per lunghi periodi su superfici dure, evidenziando il disagio e la sofferenza fisica che sta affrontando.
In aggiunta, The Times of Israel ha riportato che, secondo l’organizzazione di assistenza legale Adalah, che rappresenta gli attivisti della Global Sumud Flotilla, Thunberg e un’altra attivista sono state filmate mentre si trovavano in piedi davanti a bandiere israeliane dopo il loro arresto. Queste informazioni hanno sollevato ulteriori preoccupazioni sulle modalità di detenzione e le pratiche delle autorità israeliane nei confronti degli attivisti.
Diversi attivisti hanno raccontato agli avvocati di Adalah di aver subito maltrattamenti durante la loro detenzione. Alcuni hanno denunciato di non aver ricevuto cibo e acqua a sufficienza, mentre altri hanno riferito di essere stati aggrediti fisicamente durante l’intercettazione e la detenzione. Alcuni di loro hanno descritto esperienze traumatiche, come essere stati costretti a rimanere in ginocchio al sole per ore prima di essere portati a un’udienza del tribunale dell’autorità per l’immigrazione.
La situazione di Greta Thunberg e degli altri attivisti continua a suscitare preoccupazione a livello internazionale. Le organizzazioni per i diritti umani e i sostenitori della giustizia stanno monitorando attentamente gli sviluppi, chiedendo il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutti gli individui, indipendentemente dalla loro nazionalità o dalle loro opinioni politiche.
Questo episodio ha riacceso il dibattito sulle condizioni di detenzione in Israele e sulle pratiche di detenzione amministrativa, che sono state oggetto di critiche da parte di numerosi gruppi di difesa dei diritti umani. La comunità internazionale osserva con apprensione, auspicando che la situazione possa risolversi in modo giusto e umano.
In attesa di ulteriori aggiornamenti, la solidarietà nei confronti di Greta Thunberg e degli attivisti coinvolti continua a crescere. Le dichiarazioni di Ilaria Salis e di altri leader politici evidenziano l’importanza di mantenere alta l’attenzione su queste questioni e di lottare per la giustizia e il rispetto dei diritti umani in tutte le circostanze. La speranza è che la voce degli attivisti possa contribuire a un cambiamento positivo e a una maggiore consapevolezza riguardo alle violazioni dei diritti umani in corso.
ECCO A VOI I COMMENTI AL POST DELLA SALIS






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