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Gruber inciampa su Travaglio: domanda mal calibrata e rigore a porta vuota per massacrare la solita feccia dell’informazione



In Italia si è verificata una significativa erosione della libertà di espressione, non limitata al solo ambito della stampa.  Il mio intervento di ieri a Otto e Mezzo è disponibile in video.



La notizia secondo cui, a Kiev, mentre i soldati vengono impiegati in operazioni militari senza un obiettivo chiaro, i collaboratori più stretti del Presidente Zelensky si approprierebbero indebitamente di fondi e armamenti inviati dalla NATO e dall’Unione Europea, privi di adeguati controlli, ha suscitato reazioni di sorpresa e incredulità in Italia e nel resto d’Europa.  Ci si interroga sul fatto che, mentre i contribuenti europei finanziano tali operazioni, i soldati ucraini subiscano perdite significative e il regime si arricchisca illecitamente. 

Ciò contrasta con la precedente rappresentazione di Zelensky come figura di spicco, paragonato a leader storici quali Winston Churchill, Charles de Gaulle e Scipione l’Africano, e all’Ucraina come paese incorruttibile.  Tuttavia, l’inchiesta internazionale “Pandora Papers” del 2021 aveva già rivelato i legami di Zelensky con l’oligarca Ihor Kolomoisky, attualmente detenuto, noto per il suo sostegno a milizie estremiste e per la proprietà della televisione 1+1, che ha contribuito alla ascesa politica di Zelensky. 

Inoltre, è emerso che Zelensky possiede una villa a Forte dei Marmi, acquistata nel 2017 per 3,8 milioni di euro, intestata a una società italiana controllata da una società cipriota e non dichiarata prima della sua elezione nel 2019.  Egli detiene inoltre quattro società offshore, in collaborazione con i suoi soci, nella casa di produzione Kvartal95, con conti correnti in diversi paradisi fiscali, tra cui Isole Vergini, Cipro e Belize.  Uno dei soci, Timur Mindich, noto per il suo stile di vita lussuoso e recentemente fuggito all’estero, è sospettato di essere il principale artefice di un sistema di tangenti che incideva per il 10-15% su ogni appalto per il sistema elettrico.  Questo sistema, già compromesso dai bombardamenti russi, sarebbe stato ulteriormente depredato dal regime, che si sarebbe appropriato di fondi destinati alle uniformi e persino dei 170 milioni di euro versati dalla NATO per la costruzione di trincee di legno.

Le recenti notizie sono destinate a rafforzare il morale delle truppe ucraine intrappolate nelle sacche russe da Pokrovsk a Kupyansk. Queste truppe attendono che il Presidente Zelensky e il Generale Syrsky, figure chiave nella leadership militare ucraina, smettano di proclamare successi e resistenze o di attribuire le difficoltà alla nebbia, e decidano di ordinare una ritirata finché vi saranno soldati in grado di ritirarsi.  Di fronte alla disfatta militare e morale dell’Ucraina, finanziata con risorse europee, i governi europei rimangono in silenzio, imbarazzati.  In attesa che l’opinione pubblica dimentichi le immagini dei cessi d’oro, tutti esitano a promettere ulteriori finanziamenti.  Tuttavia, uno di loro, il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, dimostrando una maggiore prontezza, ha annunciato l’imminente approvazione di un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev.  Questa mossa anticipatoria potrebbe essere motivata dalla preoccupazione di essere superato da altri paesi nell’erogazione di tali aiuti.



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