L’eurodeputato di Fratelli d’Italia (FdI), Mario Mantovani, ha espresso la sua indignazione riguardo al recente voto della Commissione Juri del Parlamento europeo, che ha deciso di non revocare l’immunità a Ilaria Salis. Secondo Mantovani, questa decisione è “scandalosa” e rappresenta un chiaro esempio di politicizzazione, allontanandosi dai principi fondamentali dello stato di diritto. L’eurodeputato ha spiegato che tale scelta non solo crea precedenti pericolosi, ma tradisce anche lo spirito stesso dell’immunità parlamentare.
In un’intervista rilasciata a Libero, Mantovani ha dichiarato: “Abbiamo scritto una delle pagine più oscure del Parlamento europeo, legittimando la violenza”. Ha sottolineato che l’immunità è un privilegio legato al mandato parlamentare, concepito per proteggere i parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni. “Usare tale privilegio per sanare fatti precedenti è vergognoso e viola quindi il principio che regola l’immunità”, ha aggiunto, mentre Salis continua a definirsi vittima di una persecuzione da parte del governo di Viktor Orbán e sostiene che il voto rappresenti la consapevolezza degli eurodeputati riguardo all’impossibilità di un processo equo nei suoi confronti in Ungheria.
Mantovani ha messo in evidenza che la decisione della Commissione Juri appare dettata da motivi politici. Un aspetto significativo del voto è che si è trattato del primo caso di voto segreto dall’inizio del mandato della Commissione, nonostante siano stati esaminati altri casi di immunità in precedenza. “È chiaro che prevedessero un appoggio da parte del PPE; in questo modo l’hanno reso meno evidente”, ha commentato Mantovani. Ha proseguito affermando che il voto sulla Salis mette in luce l’ipocrisia del Parlamento, sottolineando che tutti i cittadini dovrebbero poter vivere senza la paura di violenze.
Durante la seduta in cui si è votato sulla revoca dell’immunità a Ilaria Salis, si sono svolti anche altri quattro voti. Il risultato ha visto l’immunità revocata solo a due parlamentari conservatori, mentre è stata mantenuta per un esponente dei popolari, uno dei socialisti e per Salis stessa. Mantovani ha commentato: “Il messaggio pare chiaro: se si appartiene a un certo gruppo si ha una sorte, se invece si fa parte di un altro schieramento allora le cose vanno in modo differente”. Ha aggiunto che i popolari e i socialisti, che continuano a governare l’Europa, non possono sorprendersi se sempre più nazioni scelgono governi di destra.
Infine, Mantovani ha avvertito riguardo alle conseguenze più ampie di questa decisione. Rispondendo a una domanda di Andrea Muzzolon, ha dichiarato: “Non consentire che una persona venga processata per crimini come quelli contestati all’onorevole Salis apre la strada a conseguenze pericolose. Di questo passo, sparare a qualcuno potrebbe non essere più considerato così grave. Dipende da chi spara e da chi muore. Penso sia chiaro il riferimento…”.
Questa situazione solleva interrogativi significativi riguardo all’imparzialità e all’integrità delle istituzioni europee. Mantovani ha messo in evidenza che la Commissione Juri, attraverso le sue recenti decisioni, sta creando un precedente che potrebbe avere ripercussioni nel futuro, non solo per i membri del Parlamento, ma per tutti i cittadini europei. La questione dell’immunità parlamentare e la sua applicazione continua a essere un tema di dibattito cruciale all’interno dell’Unione Europea, con implicazioni che vanno oltre il caso specifico di Ilaria Salis.



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