Un ragazzo di 17 anni di Vittoria, in provincia di Ragusa, è stato liberato dopo un sequestro che ha tenuto in ansia la comunità locale. Il giovane, figlio di una famiglia di imprenditori ortofrutticoli benestanti, si è presentato autonomamente al commissariato venerdì sera, accompagnato da un amico, poco dopo le 21.15.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, il ragazzo era con un gruppo di amici nella periferia di Vittoria, in una zona residenziale, quando due auto, una Panda nera e una bianca, lo hanno avvicinato. Dall’auto nera sono scesi due uomini armati e con il volto coperto che hanno chiamato il ragazzo per nome e lo hanno costretto a salire sull’auto. Il suo cellulare è stato preso dai rapitori e poi gettato a terra, probabilmente per impedirne il tracciamento. Le vetture sono fuggite in direzione della ex strada statale 115, verso Gela, Comiso e Catania.
Il giovane, ascoltato a lungo dagli inquirenti insieme ai suoi amici, ha dichiarato di essere stato trattenuto in un casolare di campagna senza riuscire a indicarne esattamente la posizione. Gli investigatori stanno indagando per definire se si tratti di un sequestro tradizionale o di un episodio dai contorni insoliti, tenuto conto della situazione economica della famiglia, che non giustificherebbe un rapimento a scopo di riscatto.
Le autorità intervennero subito grazie all’allarme dato dagli amici del ragazzo. Polizia e carabinieri attivarono pattuglie a terra ed elicotteri per le ricerche, mentre decine di telecamere della zona vengono analizzate per ricostruire il percorso dei mezzi usati dai rapitori. Nel frattempo sono stati ascoltati anche i genitori del giovane, titolari di un’importante impresa di confezionamento e vendita di prodotti ortofrutticoli. Sono state adottate misure di sicurezza cautelative, compreso il blocco di alcuni beni della famiglia.
Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa, ha espresso il suo appello con un videomessaggio: “Faccio appello ai rapitori perché lascino libero il ragazzo. Quanto accaduto è gravissimo e ci turba e ci lascia sconvolti. Auspichiamo che le forze dell’ordine, che stanno lavorando per risolvere il caso, possano riportare questo giovane alla sua famiglia”.
Il sindaco di Vittoria, Francesco Aiello, ha convocato una riunione straordinaria della giunta chiedendo un incremento delle forze dell’ordine sul territorio. Richiamando alla memoria episodi storici analoghi, ha commentato: “Questo episodio ci riporta indietro nel tempo, a trent’anni fa, con il sequestro del notaio Garrasi e nel dopoguerra con quello del piccolo Alfredino Fuschi. Speriamo che al più presto questo giovane possa essere portato in salvo e restituito alla sua famiglia.”



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