​​


Incidente del volo Air India AI171, ipotesi del comandante Recine sulle cause



Un Boeing 787 Dreamliner è precipitato pochi secondi dopo il decollo da Ahmedabad: le ragioni restano ignote, si sospetta errori umani o configurazioni errate.



Il 12 giugno 2025, il volo AI171 della Air India, un Boeing 787‑8 Dreamliner con 242 persone a bordo, è precipitato pochi istanti dopo il decollo dall’aeroporto di Ahmedabad, diretto a Londra Gatwick  . Secondo i dati di tracciamento, l’aereo ha raggiunto circa 625 piedi (circa 190 m) di altitudine prima di iniziare una discesa incontrollata, seguita dall’impatto in una zona residenziale vicino al B. J. Medical College  .

Sul luogo sono intervenuti vigili del fuoco, ambulanze, forze di sicurezza e l’esercito indiano; ferroviere e studenti medici nell’area colpita sono stati tra le vittime e i feriti: almeno 41 contusi e diversi deceduti sul terreno  .

Una sola persona è sopravvissuta: il cittadino britannico d’origine indiana Vishwash Kumar Ramesh, che si stima abbia abbandonato l’aereo attraverso un’uscita d’emergenza; verserebbe in condizioni di stabilità  .


Secondo il comandante Danilo Recine, vicepresidente di ANPAC, al momento nessuna causa può essere esclusa: dai guasti tecnici, all’ingestione di volatili, fino a possibili errori umani  . Ciò che ha subito attirato la sua attenzione, però, sono i dati di monitoraggio di volo, secondo cui il decollo sarebbe avvenuto da metà pista, anziché dalla soglia  . Recine afferma:

“Nessuna ipotesi può ancora essere esclusa, ma se sarà confermato che l’aereo ha iniziato il decollo da metà pista, sarebbe un errore grossolano da parte dei piloti e della torre di controllo” .

Cosa comporta un decollo da metà pista?

Secondo Recine, una corsa più breve riduce l’accelerazione, l’energia e la portanza disponibili al momento del sollevamento. Se in tali condizioni il velivolo si invola comunque, rischia di non acquisire sufficiente velocità e quota, compromettendo la capacità di sostentarsi in volo .


Dal video circolato online dell’impatto, secondo il comandante, non emergono dettagli conclusivi. Il velivolo appare lento e “pesante”, ma senza prove definitive non si può stabilire se uno o entrambi i motori abbiano perso spinta, né se si sia verificata ingestione di uccelli o altri fenomeni  .

Il carrello appare ancora estratto: non è chiaro se non sia stato retratto volutamente o per impossibilità dovuta a un guasto. Le immagini, senza strumenti di ingrandimento, non consentono nemmeno di verificare la posizione dei flap .


La loro corretta configurazione viene determinata dai sistemi di bordo, in base a parametri come peso, temperatura esterna e lunghezza della pista. Se non impostati correttamente, scatterebbero allerte acustiche e visive, pensate per essere inequivocabili, e bloccanti per la sicurezza



Add comment