Tragedia all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove una donna di 39 anni, Zoe Anne Guaiti, ha perso la vita durante un intervento d’urgenza per il parto. La donna, residente a Bolognano di Arco, si trovava al quinto mese di gravidanza e aveva accusato gravi malesseri nei giorni precedenti il ricovero. L’episodio si è verificato nella mattinata di lunedì 5 maggio e ha lasciato sgomenta l’intera comunità.
Secondo quanto ricostruito, Zoe Anne Guaiti, già madre di due bambini e in attesa del terzo figlio previsto per agosto, aveva iniziato a sentirsi male durante il fine settimana. I sintomi iniziali, tra cui febbre e dolori diffusi, erano stati attribuiti a una possibile influenza. Tuttavia, nella notte tra domenica e lunedì, la situazione è peggiorata rapidamente, con la febbre che ha superato i 40 gradi. I familiari, preoccupati per le sue condizioni, hanno contattato il 118. Data la gravità del quadro clinico e lo stato avanzato della gravidanza, è stato richiesto l’intervento dell’elisoccorso, che ha trasportato la donna d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento.
Giunta in ospedale, i medici hanno diagnosticato una grave setticemia, una condizione che richiede un trattamento tempestivo e intensivo. Per cercare di salvare sia la madre sia il bambino, è stato deciso di procedere con un parto d’urgenza in sala operatoria. Purtroppo, durante l’intervento, le condizioni di Zoe Anne Guaiti si sono ulteriormente aggravate. Nonostante gli sforzi dei sanitari per rianimarla, la donna è deceduta poco dopo.
A seguito del decesso, l’Azienda sanitaria trentina ha avviato un’indagine interna per chiarire le circostanze dell’accaduto. È stata inoltre disposta un’autopsia sul corpo della donna per determinare l’esatta causa della morte. In una nota ufficiale, l’Azienda sanitaria ha dichiarato: “Il consiglio di direzione di Apss unitamente al personale dell’ospedale Santa Chiara esprime profondo cordoglio per la scomparsa della giovane mamma ed è vicina alla famiglia in questo difficile momento. La direzione aziendale si è attivata per fare luce sui fatti avvenuti e, con i dati attualmente in possesso, si presume che l’evento che ha portato al decesso della signora sia riconducibile a uno shock settico iperacuto, con un’evoluzione rapidissima e non responsivo al trattamento medico e rianimatorio multidisciplinare ad alta intensità, prontamente messo in atto dai nostri sanitari”.
La notizia della morte di Zoe Anne Guaiti ha suscitato grande commozione nella comunità di Bolognano di Arco, dove la donna era conosciuta e stimata. Amici e parenti si sono stretti attorno alla famiglia in questo momento di dolore. La vicenda ha riportato all’attenzione pubblica il tema delle complicazioni legate alla gravidanza e alla necessità di interventi tempestivi in situazioni critiche.
Parallelamente al caso di Zoe Anne Guaiti, si registra un altro episodio drammatico legato alla gravidanza: dopo 41 settimane e ore di travaglio, un neonato è morto durante un cesareo in un altro ospedale italiano. Anche in quel caso è stata disposta un’autopsia per accertare le cause del decesso.
Le indagini sull’accaduto presso l’ospedale Santa Chiara proseguiranno nei prossimi giorni per fare piena chiarezza sull’accaduto e verificare eventuali responsabilità o protocolli non rispettati. Nel frattempo, il personale medico coinvolto ha ribadito il proprio impegno nel fornire assistenza sanitaria di alta qualità e nel garantire massima trasparenza sui risultati delle verifiche in corso.
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