Tra le numerose indagini effettuate in 18 anni dagli investigatori sul caso dell’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco, emergono dettagli interessanti dalle perizie tecniche svolte sui computer della vittima e di Alberto Stasi, l’unico condannato in via definitiva per il delitto. Le analisi informatiche hanno portato alla luce ricerche effettuate sul pc di Chiara Poggi pochi giorni prima della sua morte, alcune delle quali attirano particolarmente l’attenzione degli inquirenti.
In particolare, due ricerche effettuate rispettivamente alle 11:06 del 26 luglio 2007 e alle 15:41 del 1° agosto dello stesso anno risultano significative. Queste riguardano temi delicati, come presunti abusi da parte di religiosi e il santuario della Bozzola, situato vicino a Garlasco. Questo luogo era stato visitato da Chiara Poggi e Alberto Stasi durante una gita in bicicletta nel periodo pasquale del 2007, anno in cui si consumò il tragico omicidio. Proprio su questo santuario si è concentrata un’ipotesi investigativa alternativa, legata a presunti abusi sessuali.
Un elemento di questa pista riguarda il sacerdote Gregorio Vitali, coinvolto in uno scandalo legato a ricatti e presunti festini privati. Due uomini di origine romena avrebbero chiesto al prete 250 mila euro per non divulgare materiale compromettente, tra cui video e audio che però non furono mai trovati. Sebbene non siano emersi riscontri concreti su eventuali episodi accaduti nel santuario, gli investigatori si chiedono se Chiara Poggi avesse scoperto qualcosa che potrebbe aver causato la sua morte per impedirle di parlare.
La verità giudiziaria sull’omicidio è stata stabilita con la condanna di Alberto Stasi, ma con la riapertura del caso e l’indagine su un nuovo sospettato, Andrea Sempio, tutte le ipotesi sono tornate sotto esame.
Tra le nuove informazioni emerse c’è il contributo dell’ingegnere Roberto Porta, consulente tecnico durante il primo processo a Stasi, conclusosi con l’assoluzione dell’imputato. Come riportato da La Repubblica, Porta ha dichiarato: “Di recente ho fatto un carving, una ricerca di file ancora leggibili, sia sul computer della sua stanza che sulla usb ritrovata accanto alla tv. E qualcosa sta venendo fuori”. Uno degli elementi più rilevanti è un file denominato “Abusati500.doc”, creato l’8 giugno 2007 e modificato quattro giorni dopo su una chiavetta USB. Al suo interno era presente un articolo firmato da Concita De Gregorio, intitolato “La mala educacion”, che trattava di abusi sessuali commessi da preti negli Stati Uniti. Sulla stessa chiavetta erano raccolti altri articoli riguardanti casi di pedofilia nella Chiesa, ma nessuno sembrava riferirsi a fatti specifici accaduti a Garlasco.
Un altro dettaglio che ha attirato l’attenzione degli investigatori riguarda una foto del santuario della Bozzola trovata sul pc di Chiara Poggi. L’immagine era stata scaricata dal web il 26 luglio 2007 alle 11:06 e un’altra simile era stata salvata il 1° agosto alle 15:41. Tuttavia, in quegli orari, secondo quanto ricostruito, Chiara Poggi avrebbe dovuto trovarsi al lavoro. Ciò ha sollevato dubbi su chi possa aver scaricato quelle immagini e per quale motivo.
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