L’influenza stagionale del 2025 si sta rivelando molto aggressiva, con febbre alta che può durare anche 4-5 giorni e colpisce in particolare bambini e anziani. Silvestro Scotti, medico di famiglia di Napoli e segretario della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale), ha fornito un aggiornamento preoccupante riguardo alla situazione in Campania, che attualmente presenta uno dei tassi di incidenza più elevati in Italia. Negli ultimi giorni, si è registrato un incremento significativo dei ricoveri per polmoniti e bronchiti, con un aumento compreso tra il 35 e il 40 percento. I Pronto Soccorso stanno affrontando un numero crescente di pazienti gravi, e il picco dei contagi potrebbe manifestarsi dopo le festività natalizie.
Scotti ha sottolineato l’importanza di adottare precauzioni, come indossare le mascherine per chi presenta sintomi, al fine di proteggere le persone più vulnerabili. Inoltre, ha raccomandato di mantenere una buona igiene delle mani per ridurre il rischio di contagio.
Attualmente, il virus predominante in circolazione è quello dell’influenza di tipo A, noto come “australiana”, con le varianti H1N1 e H2N3. Un’altra variante preoccupante è la K, che non dispone di copertura vaccinale. Scotti ha chiarito che, nonostante l’emergere di varianti, la vaccinazione rimane fondamentale, poiché il vaccino trivalente protegge dalle varianti più diffuse, come A e B. Oltre all’influenza, sono in circolazione anche adenovirus, che possono causare infezioni intestinali, e rinovirus, responsabili dei comuni raffreddori. Al contrario, i casi di Covid-19 sono attualmente sotto il 2 percento.
Riguardo al picco dei contagi, Scotti ha affermato che si avrà maggiore chiarezza durante la settimana di Natale. L’influenza colpisce soprattutto i bambini in età scolare, e l’incidenza media in Italia è attualmente tra il 16 e il 18 percento, mentre per i bambini sotto i 4 anni si attesta al 35 percento. Con la chiusura delle scuole per le festività, i giovani trascorreranno più tempo in casa, il che potrebbe favorire la diffusione del virus anche tra gli anziani, a causa di stanze chiuse e scarsa ventilazione.
Scotti ha confermato che quest’anno l’influenza è particolarmente aggressiva. I sintomi si manifestano con febbre molto alta nei primi giorni, il che può indebolire l’organismo e renderlo più suscettibile a complicazioni batteriche. Ha condiviso un esempio di un paziente che, dopo aver contratto l’influenza, ha sviluppato una bronchite e ora è in trattamento con antibiotici.
Tuttavia, Scotti ha avvertito sull’uso eccessivo di antibiotici, sottolineando che devono essere prescritti con cautela e solo in caso di infezioni batteriche evidenti. La priorità è monitorare l’andamento della malattia nei primi giorni, trattandola con antinfiammatori e antipiretici, e solo successivamente, se i sintomi non migliorano o se si presentano segni di infezione batterica, il medico potrà considerare l’uso di antibiotici, specialmente per pazienti a rischio.
Con l’aumento dei ricoveri per influenza, Scotti ha confermato che, rispetto ai soggetti ricoverati per problemi respiratori, si è registrato un incremento significativo di accessi gravi, con un aumento tra il 35 e il 40 percento. Questi dati sono simili a quanto osservato nei mesi scorsi in Australia e Giappone, dove l’influenza ha portato a un numero elevato di ricoveri, in particolare tra bambini e anziani. Fino alla 49esima settimana, Campania si era mantenuta su un livello di incidenza medio-basso, ma ora è tra le regioni con un’incidenza medio-alta.
Per prevenire i contagi, Scotti ha consigliato di aerare frequentemente gli ambienti chiusi, lavarsi le mani regolarmente e, se possibile, indossare nuovamente le mascherine, specialmente nei mezzi pubblici e in negozi affollati. Chi presenta sintomi, come laringiti con muco, dovrebbe indossare la mascherina per evitare di contagiare gli altri, un comportamento che è già diffuso in molte culture, in particolare in Estremo Oriente.



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