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Jannik Sinner è destinato a diventare il più grande campione dello sport italiano, se già non lo è



Il trionfo di Jannik Sinner a Wimbledon lo proietta verso la leggenda dello sport italiano. A neanche 24 anni, ha già conquistato quattro titoli del Grande Slam — due Australian Open, lo US Open e Wimbledon — e da giugno 2024 ricopre la posizione numero 1 della classifica Atp. È reduce da 20 titoli vinti, vittoria delle Atp Finals e doppietta in Coppa Davis, con soltanto nove sconfitte nell’ultimo anno e mezzo. Un palmarès straordinario che sfida ogni paragone con i più grandi nomi azzurri .



Il centro del nuovo dibattito può essere sintetizzato in una domanda chiave: Jannik Sinner può essere considerato il miglior atleta italiano di tutti i tempi? Una domanda che, alla luce dei suoi risultati, merita attenzione e confronto.

Per quanto il confronto tra generi sportivi e epoche differenti sia intrinsecamente complesso — come ricordava Rino Tommasi — i numeri di Sinner lo rendono competitivo anche in paragoni storici. Tra i confronti obbligati emergono due giganti dello sport italiano: Valentino Rossi e Alberto Tomba.

Valentino Rossi, il “Dottore”, ha dominato nel motociclismo per oltre due decenni: 9 titoli mondiali, sette nella classe MotoGP, 115 vittorie complessive e un record imbattuto di 89 vittorie nella classe regina. La sua personalità pubblcia, la capacità di contagiare intere generazioni e il ritorno al centro del panorama mediatico ne fanno una leggenda oltre lo sport, avvicinabile solo a pochi .

Alberto Tomba, con le sue tre medaglie d’oro olimpiche — tra cui due a Calgary ’88 — e 50 vittorie in Coppa del Mondo, trasformò lo sci in fenomeno di massa e rappresenta il primato dello sport invernale italiano .

Tuttavia, l’Italia ha una lunga tradizione di eccellenza: da Fausto Coppi e Gino Bartali nel ciclismo, a Marco Pantani, vincitore di Giro e Tour nel 1998; dagli sprinter Pietro Mennea e Marcell Jacobs, quest’ultimo oro olimpico nei 100 metri, a campioni come Federica Pellegrini, Valentina Vezzali, Paola Egonu, e i grandi del calcio quali Buffon, Maldini, Baggio, Totti. Senza dimenticare gli eroi olimpici Jury Chechi, Abbagnale, Belmondo, Compagnoni .

Ciò che distingue Sinner è:

  • la vetta mondiale nel tennis, sport globale per eccellenza, giocato da gennaio a novembre;

  • la personalità riservata ma efficace nel far crescere l’interesse attorno alla sua disciplina;

  • risultati precoci e continui su tutte le superfici, inclusi Wimbledon, fino a pochi mesi fa dominato da leggende.

Se continuerà su questo ritmo, con un palmarès arricchito da altri major e riconoscimenti nella Davis e nelle Finals, lo scettro come miglior atleta italiano potrebbe diventare incontestabile. Al momento, le statistiche parlano chiaro: solo in pochi — e di epoche diverse — possono sostenere un paragone diretto.

In previsione di altri successi, Jannik Sinner ha davanti a sé la strada per lasciare un’impronta indelebile nella storia sportiva italiana, ispirando le future generazioni e potenzialmente superando i miti che lo hanno preceduto.



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