Jodi Marie Proger, 64 anni, residente a Stewartsville, Ohio, è morta tragicamente dopo essere stata attaccata da un cervo maschio che stava curando nel suo rifugio per animali. La donna dedicava la sua vita alla riabilitazione di cervi feriti, avendo salvato decine di esemplari nel corso degli ultimi dodici anni. La tragedia si è consumata la sera del 15 novembre, quando la figlia di Proger, preoccupata per non riuscire a contattarla, ha chiesto al marito di recarsi presso la loro proprietà.
All’arrivo, il marito ha trovato Jodi a terra, ferita e priva di sensi, mentre il cervo aggressivo si trovava all’esterno del recinto. L’animale, visibilmente agitato, ha impedito ai soccorritori di avvicinarsi e ha ferito anche il marito di Proger prima che gli agenti intervenissero. I funzionari hanno dovuto sparare all’animale per neutralizzarlo. Purtroppo, per Jodi non c’era più nulla da fare: le ferite riportate nell’attacco erano troppo gravi e i soccorritori non hanno potuto far altro che dichiararla morta sul posto.
L’ufficio dello sceriffo della contea di Belmont ha ricevuto la segnalazione dei familiari di Proger intorno alle 20:30, allertando per un attacco animale. I familiari hanno informato gli agenti che Jodi era rimasta intrappolata in un recinto con un cervo maschio che era diventato aggressivo. La figlia ha raccontato: “Mio marito ha perlustrato la proprietà, non riuscendo a localizzare mia madre per oltre 20 minuti, poi ha scoperto che il cervo era scappato e ha cercato di chiuderlo dentro il recinto ma si è quasi rotto le mani durante la lotta”.
La figlia di Jodi ha descritto la madre come una persona che amava profondamente gli animali e che era consapevole dei rischi legati alla sua attività. “Jodi era una moglie, era una mamma/nonna, era un’avvocata degli animali ed era amata! Mia madre conosceva i rischi, ma si è goduta ogni minuto amando e nutrendo questi animali”, ha dichiarato, sottolineando il legame speciale che Proger aveva con i cervi. Non è chiaro quale cervo abbia attaccato Jodi, poiché diversi esemplari si trovavano nel recinto al momento dell’incidente.
Proger aveva iniziato a riabilitare i cervi dopo aver assistito all’uccisione di una cerva da parte di un’auto nel 2013. Dopo questo evento, aveva salvato un cerbiatto appena nato e avviato un centro di riabilitazione per cervi, dedicando la sua vita a questo scopo. Nel corso degli anni, aveva salvato numerosi cervi, supportata dal compagno, che, sfortunatamente, la sera dell’incidente era ricoverato in ospedale a causa di un incidente.



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