Una settimana fa, Kimi Antonelli, giovane promessa della Formula 1, ha ottenuto la pole position nella Sprint Race del Gran Premio di Miami. Nonostante un weekend di gara complesso, segnato da episodi in pista che hanno condizionato i suoi risultati, il 18enne pilota della Mercedes ha ripreso la sua quotidianità come un normale studente. Frequentando l’Istituto Tecnico Salvemini di Casalecchio di Reno, dove segue il corso in Relazioni Internazionali per il Marketing, Antonelli dimostra una sorprendente semplicità e umiltà.
Non è facile immaginare che lo stesso ragazzo che si presenta in classe con lo zaino in spalla sia anche il giovane talento scelto dalla Mercedes per sostituire Lewis Hamilton, passato in Ferrari. Eppure, Antonelli riesce a conciliare la vita scolastica con una carriera automobilistica in rapida ascesa. Con i suoi compagni di classe si mostra sempre cordiale e alla mano, caratteristiche che lo contraddistinguono anche fuori dalle piste.
Ogni mattina, il giovane pilota arriva a scuola a bordo di una lussuosa Mercedes AMG GT 63 S blu metallizzata, un’auto dal valore superiore ai 200mila euro. Nonostante il lusso del veicolo, Antonelli si comporta con naturalezza, parcheggiando l’auto senza ostentazione e unendosi ai suoi amici con disinvoltura. Non mancano i momenti in cui si concede ai fan più giovani per qualche selfie, sempre con un atteggiamento amichevole e disponibile.
La sua auto attira inevitabilmente l’attenzione. Tra gli studenti, c’è chi guarda con ammirazione e un pizzico di invidia quel bolide da sogno, mentre altri si limitano a fantasticare su un futuro al volante di una vettura simile. Per molti coetanei italiani, però, guidare un’auto del genere è impossibile a causa delle restrizioni del Codice della Strada, che vieta ai neopatentati di condurre veicoli con alte prestazioni.
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Antonelli, tuttavia, può guidare la sua supercar grazie a una particolarità legale: avendo la residenza a San Marino, è soggetto a normative meno restrittive rispetto a quelle italiane. Nonostante abbia ottenuto la patente solo lo scorso gennaio, il giovane pilota può muoversi liberamente con la sua Mercedes. L’unico problema? Il consumo di carburante, che rappresenta una sfida anche per chi possiede un’auto così esclusiva.
La vettura è stata regalata a Antonelli come riconoscimento per i suoi promettenti risultati in pista. Dopo un debutto positivo in Australia e buone performance nei Gran Premi di Cina e Bahrain, il giovane ha continuato a dimostrare il suo talento anche a Miami, nonostante alcune difficoltà. Durante la gara, infatti, ha dovuto affrontare un contatto con Verstappen nei box e un episodio con Piastri che lo ha quasi spinto fuori pista.
Tra una gara e l’altra, Antonelli riesce comunque a mantenere un equilibrio tra la vita da studente e quella da pilota professionista. Nei prossimi giorni tornerà in pista per il Gran Premio dell’Emilia Romagna, pronto a indossare nuovamente la tuta e a sfidare i migliori piloti del mondo.
La storia di Kimi Antonelli è quella di un giovane che vive due realtà apparentemente inconciliabili: da una parte l’ordinaria routine scolastica, dall’altra l’adrenalina delle competizioni di Formula 1. Una combinazione che rende il suo percorso unico e affascinante, dimostrando che anche dietro al volante di una supercar può esserci un ragazzo semplice e determinato.
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