Kayla Holmes porta sul viso una cicatrice che racconta una vicenda dolorosa e indimenticabile. È il segno permanente di un’aggressione subita da parte del suo ex fidanzato, un episodio che ha cambiato per sempre la sua vita. Cresciuta in una famiglia monoparentale, Kayla non aveva mai avuto un modello di relazione sana. A soli 17 anni, si ritrovò coinvolta in una relazione tossica con Seth Aaron Fleury, un ragazzo più grande di lei, che abusava di lei sia fisicamente che emotivamente.
“Ero una proprietà del mio aggressore. Mi ha manipolato al punto che ho quasi perso tutto e tutti nella mia vita”, ha raccontato Kayla. Come molte giovani donne alla prima esperienza amorosa, si aggrappava alla speranza che le cose potessero cambiare, credendo alle promesse di miglioramento fatte dal suo partner. Ma quella speranza si rivelò un’illusione.
Il 17 ottobre 2017 è una data che Kayla Holmes non dimenticherà mai. Quel giorno, il suo ex fidanzato, allora 21enne, non riusciva ad accettare la fine della loro relazione. Quando Kayla si rifiutò di tornare insieme a lui, la situazione degenerò. Durante un incontro in cui Seth aveva affermato di volerle chiedere scusa, la sua rabbia esplose in un atto di violenza inaudita. Dopo aver cercato di forzare un bacio, le morse brutalmente il labbro inferiore, strappandoglielo. “Ricordo ogni dettaglio di questo momento. I pensieri che mi sono passati per la mente quando ho aperto la macchina fotografica erano molto cupi, e sembravano solo peggiorare. Seduta in una pozza del mio stesso sangue, con la maggior parte del labbro finito sulla gamba, la bocca in fiamme, confusa e terrorizzata, non sapevo come avrei potuto mostrare di nuovo il mio volto”, ha scritto Kayla in un post condiviso su Love What Matters.
Dopo l’attacco, Seth Aaron Fleury non si fermò. La trascinò fuori dal veicolo, le sbatté la portiera in faccia e fuggì. Mentre Kayla veniva trasportata in ambulanza, lui continuava a chiamarla, lasciandola in uno stato di terrore e confusione. Le sue parole durante l’aggressione furono agghiaccianti: voleva lasciare un segno su di lei per il suo prossimo fidanzato.
I medici fecero tutto il possibile per riparare il danno, ma il tessuto lacerato era irrecuperabile. Per ricucire la ferita, i chirurghi dovettero incidere le sue guance. “Ricordo di essermi svegliata, di aver guardato la mia infermiera che cercava di alleggerire l’aria intorno a me e di aver fatto una battuta sul fatto che almeno ora non avrei dovuto vestirmi per Halloween per spaventare tutti, che ora potevo vestirmi come me stessa”, ha raccontato. La battuta, però, non poteva nascondere la realtà: la sua vita non sarebbe mai più stata la stessa.
Oggi, Kayla Holmes porta una lunga cicatrice sul viso, un ricordo permanente di quella notte. Per molto tempo, ha dato la colpa a se stessa per ciò che le era accaduto. Tuttavia, con il passare del tempo e grazie al supporto di chi le è stato vicino, ha capito che non era responsabile. “Non era colpa mia. Non è mai stata colpa mia”, afferma con convinzione. Nonostante il trauma, considera quel giorno un momento di forza: è stato il giorno in cui ha reclamato la sua libertà, rifiutandosi di vivere per compiacere il suo aggressore.
Un anno dopo l’aggressione, il 18 ottobre 2018, Kayla ottenne giustizia. Seth Aaron Fleury fu condannato a 12 anni di carcere per aggressione aggravata. La sentenza rappresentò un passo importante per la sua guarigione, ma il percorso per ritrovare la serenità è stato lungo e difficile.
Oggi, Kayla Holmes non si definisce una vittima, ma una sopravvissuta. Ha trasformato la sua esperienza in una missione per aiutare gli altri, condividendo la sua storia attraverso piattaforme come She Rises with Kayla Hayes. La cicatrice che porta sul viso non è un simbolo di debolezza, ma di resilienza. “Continuerò a portare le mie cicatrici come ali e continuerò a essere gentile e forte. E mi eleverò al di sopra di tutto questo”, ha dichiarato con orgoglio.
La sua vicenda mette in luce un problema purtroppo comune: molte persone, sia uomini che donne, rimangono intrappolate in relazioni tossiche, aggrappandosi ai momenti di gentilezza che sembrano reali in mezzo al caos. La storia di Kayla è un potente promemoria che l’amore non dovrebbe mai far male. Se voi o qualcuno che conoscete vive nella paura o affronta minacce e violenze, seguire l’esempio di Kayla Holmes può fare la differenza. Scegliete la vita, scegliete la libertà. Nessuno merita di vivere nella paura.
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