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L’ex allenatore Fabio Capello critica duramente la situazione della Nazionale italiana, evidenziando la mancanza di impegno dei giocatori e il recente esonero di Luciano Spalletti



La situazione della Nazionale italiana di calcio continua a destare preoccupazione tra tifosi e addetti ai lavori. Dopo l’esonero di Luciano Spalletti alla vigilia della partita contro la Moldavia, il clima intorno agli Azzurri si è fatto ancora più teso. Al posto di Spalletti potrebbe subentrare Claudio Ranieri, ma il tecnico esonerato sarà comunque presente in panchina per la seconda sfida del girone di qualificazione. Tra le voci critiche, spicca quella di Fabio Capello, che ha espresso il suo dissenso in un’intervista a Radio Rai.



L’ex allenatore ha parlato senza mezzi termini della crisi che sta attraversando la Nazionale, sottolineando la scarsa dedizione dei giocatori e l’assenza di amore per la maglia azzurra. “Sicuramente le cose non andavano bene, soprattutto il fatto che molti giocatori non volevano andare in Nazionale. Questa è una cosa molto brutta, non avrei mai pensato potesse succedere”, ha dichiarato Capello. E ha aggiunto esempi specifici: “Giocatori come Calafiori, che dicono che devono andare a curarsi e la settimana prima aveva giocato. Buongiorno, la stessa cosa. Poi il caso Acerbi: non vengo perché l’allenatore mi dice che sono vecchio”.

Secondo Capello, questa mancanza di impegno e dedizione è uno dei principali problemi che stanno affliggendo la squadra. “Quando sento che non c’è amore per la maglia azzurra, mi viene un magone e una rabbia che spaccherei tutto”, ha detto l’ex tecnico, evidenziando una disaffezione sempre più evidente nei confronti della Nazionale.

La sconfitta contro la Norvegia ha ulteriormente complicato il cammino dell’Italia nel girone di qualificazione, rendendo indispensabile una serie di vittorie per evitare gli spareggi e tenere viva la speranza di partecipare al prossimo Mondiale. Tuttavia, Capello ha espresso dubbi sulla capacità della squadra di risollevarsi, considerando anche le difficoltà riscontrate durante gli ultimi Europei in Germania. “La squadra non aveva un gioco. Spalletti voleva giocare in un certo modo, i giocatori invece non hanno assorbito gli schemi che lui voleva vedere in campo”, ha affermato.

L’ex allenatore non ha risparmiato critiche nemmeno al percorso europeo degli Azzurri: “Ho seguito gli Europei in Germania, è stata una cosa penosa: mi sono anche vergognato in certi momenti nel vedere una pochezza in campo di questo tipo”. Le sue parole riflettono il malcontento di molti tifosi italiani, delusi dalle recenti prestazioni della squadra.



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