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Littizzetto, la comicità seria: ride sulla vendita di Repubblica e sugli “alti valori” dei pennivendoli a libro paga



La recente decisione del gruppo Agnelli-Elkann di cedere il gruppo Gedi, che comprende testate giornalistiche come Repubblica e La Stampa, nonché emittenti radiofoniche quali Deejay e M2o, all’armatore greco Theodoris Kyriakou, attivo nel settore dei media con il gruppo Antenna, ha suscitato reazioni di forte disappunto, anche da parte di personalità inaspettatamente coinvolte. Un esempio emblematico è rappresentato dalla dichiarazione rilasciata da Luciana Littizzetto durante la trasmissione televisiva “Che tempo che fa”, in onda sul canale Nove, domenica 14 dicembre, che ha ricevuto l’apprezzamento del conduttore Fabio Fazio.



La Littizzetto ha espresso la sua preoccupazione in merito alla vendita del gruppo Gedi, sottolineando l’importanza delle testate e delle emittenti radiofoniche coinvolte, tra cui La Stampa, Repubblica, Radio DJ, Radio Capital e M2o, sottolineando il suo personale legame professionale con tali realtà.  Ha quindi rivolto un messaggio a John Elkann, descrivendolo come una figura di spicco nel panorama finanziario italiano, legato alla famiglia Stellantis e Ferrari, e ricordando il suo ruolo di erede dell’Avvocato, figura che ha contribuito a trasformare Torino in un centro di eccellenza. 

La Littizzetto ha inoltre evidenziato il suo rapporto professionale con Radio DJ, in qualità di collaboratrice a partita IVA, e il suo passato di proprietaria di veicoli Fiat, sottolineando il contributo economico della sua famiglia al patrimonio immobiliare della famiglia Elkann.  La dichiarazione della Littizzetto si configura quindi come un’espressione di preoccupazione personale e professionale in merito alla vendita del gruppo Gedi.

L’editore esprime preoccupazione riguardo alle recenti vicende che coinvolgono due importanti quotidiani e alcune emittenti radiofoniche che intende cedere, esercitando pienamente il suo diritto di proprietà.  Tale preoccupazione è condivisa, in quanto i giornali di qualità hanno storicamente svolto un ruolo fondamentale come guardiani del potere, rappresentando la libera informazione e il pensiero critico e indipendente.  Esiste il timore che, sotto la proprietà di soggetti che detengono una significativa influenza globale, questi organi di informazione possano perdere la loro funzione originaria.  Pertanto, i giornalisti sono in stato di assemblea permanente e si sono assunti il compito di difendere l’integrità della professione, equiparandosi a guerrieri Jedi, con le penne laser al posto delle spade.  È importante sottolineare che la vendita di questi mezzi di comunicazione non riguarda un’attività commerciale di modesta entità, bensì un elemento cruciale della storia culturale italiana.



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