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Loretta Goggi ricorda Baudo: “Devo a lui ciò che sono. Quel palcoscenico ha visto passare la storia”



I funerali di Pippo Baudo, figura iconica della televisione italiana, si sono tenuti oggi nella Chiesa di Santa Maria della Stella a Militello Val di Catania, il suo paese natale. La cerimonia, trasmessa in diretta su Rai 1 e Rete 4, è stata celebrata dal vescovo della Diocesi di Caltagirone, monsignor Calogero Peri, affiancato dal parroco Giuseppe Luparello. L’omelia è stata pronunciata da don Giuseppe Albanese, che ha ricordato con parole toccanti la grandezza e l’eredità lasciata da Baudo nel panorama culturale italiano.



La salma di Pippo Baudo sarà tumulata nella cappella di famiglia al cimitero di Militello Val di Catania. Alla cerimonia hanno partecipato circa 5000 persone, tra cui numerosi volti noti dello spettacolo e figure istituzionali. Tra gli ospiti di spicco figuravano il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il cantante Al Bano Carrisi e il collega Gigi D’Alessio, che hanno reso omaggio al maestro della televisione.

Tra i ricordi più sentiti, quello di Loretta Goggi, che ha voluto esprimere la sua gratitudine per l’importante ruolo che Baudo ha avuto nella sua carriera. In un’intervista al Corriere, la conduttrice ha dichiarato: “Se sono questa, lo devo a lui. È il palcoscenico su cui ha camminato la storia”. Goggi ha raccontato come Baudo abbia saputo riconoscere il suo talento, nonostante la sua timidezza iniziale: “Ero molto timida e lui non so come fece a vedere la vivacità e l’ironia, di certo non venivano fuori dai teleromanzi. Gli ho sempre chiesto come l’ha capito e lui risponde… Ecco, parlo al presente… Lui rispondeva che il talento lo sente col naso.”

L’artista ha ricordato anche un episodio significativo della sua carriera: “Mi chiese di fare la radio, ‘Caccia alla voce’, in veste di attrice, ma in una puntata sostituii Franco Rosi. Da lì iniziai a fare le imitazioni.” Nel 1989, Loretta Goggi condusse il Festival di Sanremo da sola, un incarico che le fu affidato da Baudo dopo che quest’ultimo rinunciò alla conduzione per sposare Katia Ricciarelli.

Riflettendo sulla figura del collega e mentore, Goggi ha sottolineato: “Certo, con la sua personalità era difficile che si mettesse in un angolo, ma questo a prescindere da chi aveva accanto. Pippo il talento lo riconosceva, lo supportava, ma i suoi programmi avevano sempre lui come stella centrale. Ed era anche giusto così.” L’artista ha concluso con un pensiero nostalgico: “Con lui ho fatto la tv più bella, negli anni più belli della mia carriera. Quel tipo di tv non c’è più, e non mi considero reazionaria. Lui era il palcoscenico su cui ha camminato la storia.”

La cerimonia funebre ha rappresentato un momento collettivo di ricordo e celebrazione per un uomo che ha segnato profondamente la televisione italiana. Pippo Baudo, con la sua lunga carriera e il suo stile inconfondibile, ha lasciato un segno indelebile nella cultura del nostro Paese. La partecipazione massiccia alla cerimonia testimonia l’affetto e la stima che il pubblico italiano ha sempre nutrito per lui.

Il paese natale di Baudo, Militello Val di Catania, si è trasformato per un giorno nel centro dell’attenzione nazionale, accogliendo migliaia di persone giunte per rendere omaggio al grande maestro. La Chiesa di Santa Maria della Stella è stata il luogo simbolico in cui amici, colleghi e ammiratori hanno potuto salutare per l’ultima volta una delle figure più amate della televisione.

Con la sua scomparsa, si chiude un capitolo importante della storia dello spettacolo italiano, ma il ricordo di Pippo Baudo continuerà a vivere attraverso le tante opere e i momenti indimenticabili che ha regalato al pubblico durante la sua straordinaria carriera.



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