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Luis Enrique sorprende tutti in diretta, la giornalista rimane senza parole: Dai, è successo tanto tempo fa



La finale di Champions League ha segnato un momento storico per Luis Enrique, che con il suo Paris Saint-Germain ha travolto l’Inter con un netto 5-0, conquistando il secondo Triplete della sua carriera. L’allenatore spagnolo diventa così il secondo tecnico nella storia del calcio a raggiungere questo prestigioso traguardo con due squadre diverse, dopo Pep Guardiola, che lo aveva fatto prima con il Barcellona e poi con il Manchester City. La serata di festa, però, è stata anche teatro di un episodio che ha riportato alla luce vecchi attriti tra Luis Enrique e la giornalista spagnola Susana Guasch.



Dopo aver alzato la coppa e reso omaggio agli avversari, l’allenatore si è presentato ai microfoni dell’emittente spagnola Movistar+ per l’intervista post-partita. Ad aspettarlo c’erano l’ex calciatore del Real Madrid Alvaro Benito e le giornaliste Monica Marchante e Susana Guasch. La presenza di quest’ultima ha immediatamente riportato alla mente del tecnico alcuni episodi del passato, spingendolo a esprimere apertamente il suo risentimento.

Durante l’intervista, Luis Enrique ha accolto con un abbraccio Alvaro Benito, ma quando è arrivato il turno della Guasch, si è limitato a stringerle la mano, accompagnando il gesto con parole pungenti: “Vengo per Monica, lo sapete tutti. Per te (riferendosi a Alvaro) un po’ meno. E per te poco (rivolgendosi a Susana Guasch)”. La giornalista ha cercato di stemperare la tensione, ricordando al tecnico che il tempo era passato e invitandolo a lasciarsi alle spalle i dissapori: “Il tempo passa, quanto ne è passato?”. Tuttavia, l’allenatore non ha perso occasione per rispondere in modo ironico: “Non lo so. Io sono sempre giovane. Non so quanto tempo sia passato”. Alla fine, la Guasch ha chiuso l’intervista commentando: “Non mancano mai le frecciate, ha sempre un dardo pronto”.

Le tensioni tra Luis Enrique e Susana Guasch risalgono agli anni in cui il tecnico guidava il Barcellona. Uno degli episodi più significativi avvenne nel 2016, quando il club catalano fu eliminato dall’Atletico Madrid nei quarti di finale di Champions League. In quell’occasione, l’allenatore rispose duramente a una domanda della giornalista: “La tua analisi è piuttosto superficiale, piuttosto gratuita. Non ha nulla a che vedere con quella di un professionista… Parla di quello che vuoi, io risponderò a quello che voglio”.

Un altro momento di tensione si verificò nel 2017, dopo una pesante sconfitta del Barcellona contro il PSG negli ottavi di finale della competizione europea (terminata 0-4 all’andata e ribaltata al ritorno con uno storico 6-1). Secondo quanto raccontato dalla stessa Guasch, durante un confronto acceso con un altro giornalista, Jordi Grau, l’allenatore sarebbe stato trattenuto da tre membri del suo staff per evitare che la situazione degenerasse.

Nel 2021, la giornalista aveva dichiarato pubblicamente di voler mettere fine alle critiche nei confronti di Luis Enrique, pur ammettendo di non comprendere pienamente il suo atteggiamento verso i media. Tuttavia, l’incontro avvenuto dopo la finale di Champions League dimostra che i rapporti tra i due rimangono tesi.

Nonostante questi episodi, la serata di sabato rimane indimenticabile per Luis Enrique, che ha celebrato un traguardo straordinario nella sua carriera. Il tecnico asturiano, visibilmente emozionato durante le celebrazioni, ha dedicato il successo anche alla memoria della figlia Xana, scomparsa prematuramente nel 2019. Con parole toccanti, ha ricordato la bambina come fonte di ispirazione e forza.

Il trionfo del PSG segna una nuova pagina nella storia del calcio e consolida ulteriormente la reputazione di Luis Enrique come uno dei migliori allenatori della sua generazione. Tuttavia, gli attriti personali emersi durante l’intervista post-partita dimostrano come alcuni capitoli del passato siano difficili da chiudere completamente.



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