​​


Lutto nel Milan e in tutto il calcio italiano: è scomparso Attilio Maldera, ultimo fratello della storica dinastia rossonera



Il mondo del calcio italiano piange la scomparsa di Attilio Maldera, figura storica legata a una delle famiglie più iconiche del pallone. La notizia del suo decesso, avvenuto improvvisamente la mattina del 4 novembre, ha profondamente colpito non solo i tifosi, ma anche coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e lavorare al suo fianco. Conosciuto per la sua dedizione e il suo amore per lo sport, Maldera ha incarnato i valori di rispetto e passione che hanno reso grande la tradizione calcistica italiana.



Nato il 18 aprile 1949 a Corato, in provincia di Bari, Attilio Maldera era noto come Maldera II, per distinguerlo dai suoi fratelli, Gino e Aldo, entrambi scomparsi negli anni passati. Cresciuto nelle giovanili del Milan, Maldera ha indossato la maglia rossonera dal 1965 al 1970, prima di proseguire la sua carriera con squadre come Cesena, Alessandria, Bari e Sant’Angelo.

Dopo il ritiro nel 1979, Maldera ha fatto ritorno al Milan come allenatore delle squadre giovanili, dove ha avuto un impatto significativo nella formazione di molti talenti che avrebbero successivamente vestito la maglia rossonera. Il club ha rilasciato una nota ufficiale in cui si legge: «La gloriosa famiglia rossonera dei Maldera ha perso Attilio. Come i suoi fratelli Gino e Aldo, ha amato il Milan per tutta la vita. Difensore sul campo, ma anche allenatore delle giovanili: di lui conserveremo un ricordo importante e sincero».

La sua scomparsa ha generato un profondo dolore anche nella sua città natale, Corato, dove Maldera era molto legato ai suoi familiari e ai cugini. Il suo ritorno era atteso per una cerimonia di intitolazione di una strada dedicata al fratello Aldo, situata nei pressi dello stadio comunale. La comunità di Corato ha espresso il proprio cordoglio, unendosi al lutto della grande famiglia rossonera.

Nel corso della sua carriera, Attilio Maldera ha saputo trasmettere la sua esperienza e i suoi valori alle nuove generazioni, lasciando un’eredità di insegnamenti e amore per il gioco. La sua figura rappresenta un simbolo di lealtà sportiva e dedizione, qualità che lo hanno reso amato e rispettato da tutti coloro che lo hanno conosciuto.

La notizia della sua morte ha suscitato reazioni in tutto il panorama calcistico, con molti ex compagni di squadra e colleghi che hanno voluto esprimere il loro affetto e la loro gratitudine per il contributo che Maldera ha dato al calcio italiano. La sua carriera, caratterizzata da momenti di grande successo e da una costante ricerca della crescita personale e professionale, rimarrà nella memoria di chi ha seguito il suo percorso.

Il ricordo di Attilio Maldera unisce oggi Milano e la Puglia in un abbraccio di affetto e riconoscenza. La sua eredità non si limita solo ai successi sul campo, ma si estende anche all’impatto che ha avuto sulla vita di molti giovani calciatori, ai quali ha insegnato non solo le tecniche del gioco, ma anche l’importanza di valori come il rispetto e la dedizione.



Add comment