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Madre e figlia trovate senza vita a Villa Pamphilj: testimoni raccontano di un uomo che le accompagnava al mercato, proteggendo la bambina con atteggiamenti sospetti



Nel quartiere di Roma, precisamente al mercato di via San Silverio, si parla incessantemente della tragica vicenda che ha coinvolto una madre e la sua bambina di sei mesi, trovate morte nei giardini di Villa Pamphilj. Diversi frequentatori del mercato hanno ricordato di aver visto la donna e la piccola in compagnia di un uomo, descritto come molto protettivo nei confronti della neonata.



Domenico, un commerciante del mercato, ha dichiarato: “Quella famiglia me la ricordo bene. Ho iniziato a vederli due o tre settimane fa. Si sedevano, mangiavano. Devo essere sincero, non ci ho mai fatto troppo caso. Mi sembravano persone normali e mi sono tornati in mente solo quando ho saputo dell’accaduto”.

Il caso ha preso una piega importante dopo che, in Grecia, è stato fermato un uomo ritenuto il principale sospettato. Al mercato, chi li aveva notati ricorda particolari comportamenti dell’uomo. Stefano, un altro commerciante della zona, ha raccontato: “Venivano qui a mangiare, ne sono piuttosto sicuro. Si sedevano sui quei tavoli di legno. E lui mi è sempre sembrato molto prepotente nei confronti di chi si avvicinava alla bambina. Gridava in inglese che non dovevamo toccarla, dirle nulla. Nemmeno un buffetto sulla guancia. Se la prendeva anche con le signore anziane che magari si fermavano per fare qualche complimento alla piccola”.

Le autorità sono riuscite a collegare questa famiglia al tragico ritrovamento grazie alla diffusione dell’identikit dei tatuaggi della donna. Alcuni frequentatori del mercato hanno riconosciuto quei segni distintivi. “È a quel punto che abbiamo capito. Abbiamo visto le foto dei tatuaggi che la donna aveva sul corpo e qualcuno ci era parso di vederlo su quella signora”, ha spiegato un testimone.

Secondo quanto riferito da Lucia, operatrice ecologica del mercato, la madre andava spesso nei bagni pubblici con la bambina in braccio: “La mamma andava spesso in bagno con lei in braccio, proprio lì di fianco al banco della verdura. C’è un fasciatoio, immagino cambiasse la bimba. L’uomo? Le aspettava sempre fuori. Era molto protettivo nei confronti di quella neonata. Giocava con lei, la imboccava. Ma non voleva assolutamente che gli altri si avvicinassero”.

Le indagini proseguono per chiarire quanto accaduto e per identificare con certezza le vittime. Gli investigatori stanno analizzando gli oggetti sequestrati nella tenda dove si presume che la famiglia abbia trascorso alcune notti. Inoltre, le telecamere del mercato di via San Silverio hanno ripreso un uomo con un cappellino in compagnia della bambina, fornendo elementi utili agli inquirenti.

Un gruppo di adolescenti ha riferito di aver visto un uomo passeggiare nel parco con in braccio un fagottino, probabilmente la neonata. Questo dettaglio potrebbe essere cruciale per ricostruire gli ultimi momenti di vita della madre e della figlia.



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