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Mamma influencer, Pamela Grecchi, protesta su TikTok contro la bocciatura del figlio all’esame di terza media, scatenando un acceso dibattito sui ruoli educativi



Un video pubblicato su TikTok da Pamela Grecchi, nota sul social come CHRIsMOM, ha generato una forte discussione online. La donna ha criticato apertamente i professori della scuola del figlio Christian, che è stato bocciato all’esame di terza media. Nel video, diventato rapidamente virale, la madre ha espresso la sua incredulità e rabbia per la decisione presa dagli insegnanti, definendola un’ingiustizia.



«Lo comunico soltanto adesso perché per due settimane siamo rimasti scioccati. Mi chiedo come sia stato possibile, è un’ingiustizia», ha dichiarato Pamela Grecchi nel video. La donna ha spiegato che la scuola l’aveva avvisata il 14 maggio con una lettera in cui venivano segnalate le difficoltà scolastiche del figlio, ma secondo lei il tempo per recuperare era troppo breve. «Come se io dal 14 maggio al 1 giugno potevo cambiare la situazione?» ha aggiunto, riferendosi al periodo limitato tra l’avviso e gli esami finali.

La madre ha minimizzato le difficoltà scolastiche del figlio, descrivendo le tre insufficienze come non gravi. «Aveva tre insufficienze! Matematica che vabeh… lo sappiamo lo tutti. Poi cinque in inglese perché lui l’inglese non lo mastica e cinque a geografia, come la mamma», ha detto con tono sarcastico. Ha anche sottolineato che le note disciplinari ricevute dal figlio non erano particolarmente serie, citando episodi come «ragazzino fa aeroplanini di carta o manda mail al compagno di classe».

Nonostante abbia ammesso che l’esame orale non sia andato bene, Pamela Grecchi ha contestato il peso dato a questa prova rispetto all’intero percorso scolastico. «Non si può basare la promozione su 15 minuti di interrogazione contro 3 anni scolastici», ha affermato nel video. Alla fine del suo sfogo, la donna ha insinuato che la bocciatura potesse essere legata alla sua attività di influencer: «Non vi sono piaciuti i miei video su TikTok? Lo accetto, vedremo l’anno prossimo». Ha poi concluso con un hashtag: #prayforchri.

Il caso ha sollevato un acceso dibattito sui social network, con utenti divisi tra chi sostiene la decisione degli insegnanti e chi invece critica l’atteggiamento della madre. Alcuni commenti puntano il dito contro i genitori che tendono a giustificare sempre i figli: «Come sono cambiati i tempi… una volta la colpa era solo la mia se venivo bocciato» o «Il male sono certi genitori che pensano che i propri figli sono dei santi dando la colpa alla scuola o alle insegnanti».

D’altra parte, c’è chi mette in discussione il ruolo della scuola nell’educazione e nella formazione dei ragazzi. Pamela Grecchi ha infatti affermato: «La scusa è abbiamo voluto dare un insegnamento a tuo figlio, ma che scusa è? Voi siete i genitori? Se siete i genitori allora cacciate i soldi e lo mantenete voi. Altrimenti voi fate i professori e io il genitore». Con queste parole, la donna ha ribadito che l’educazione del figlio spetta a lei e non agli insegnanti.

Il caso ha riacceso una discussione più ampia sui ruoli e sulle responsabilità di genitori e insegnanti nell’educazione dei giovani. Molti si chiedono se sia giusto attribuire tutta la responsabilità ai professori o se invece i genitori debbano assumere un ruolo più attivo nel monitorare il percorso scolastico dei figli. Altri sottolineano come episodi simili riflettano un cambiamento nei rapporti tra famiglie e istituzioni scolastiche, con un crescente conflitto sulle competenze educative.



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