Il fenomeno dei cosiddetti “maranza”, gruppi di giovani spesso provenienti da aree periferiche, si sta spostando dalle città alle località balneari, aggravando la già critica situazione estiva in Romagna. Secondo il sindaco Matteo Gozzoli, interventi più severi e una strategia condivisa tra istituzioni e forze dell’ordine sono fondamentali per evitare che gli episodi degenerino, lasciando spazio a ronde autonome da parte dei gestori balneari .
Durante la notte e all’alba, questi gruppi scatenano vere e proprie scene di vandalismo: ombrelloni sradicati e portati via, lettini distrutti o impilati a formare “torri” per i selfie, bottiglie abbandonate, atti di violenza contro auto lungo il lungomare, siepi divelte e lanci di oggetti con coltelli o tirapugni. L’obiettivo, più spesso che no, è dimostrare forza o semplicemente divertimento malato .
Il problema è particolarmente grave in Riviera, dove negli ultimi vent’anni stabilimenti di alto livello hanno trasformato l’immagine del litorale romagnolo. Tuttavia, questa stagione vede tornare le risse e i danni notturni, con gravi conseguenze per la sicurezza e la reputazione turistica ().
Un caso emblematico arriva da Lido degli Estensi, presso il Vascello Beach, dove il titolare Sandro Barillari denuncia perdite ingenti: circa 9.000 € di danni l’anno scorso, con un rimborso insufficiente da parte delle assicurazioni. Per fronteggiare i raid, ha optato per affittare i lettini anziché acquistarli. Durante un episodio notturno, l’imprenditore ha dovuto intervenire fisicamente su una piramide di lettini, provocando la caduta di alcuni ragazzi, tra cui un minore il cui padre ha reagito presentando denuncia. «L’ho minacciato di denunciarlo per abbandono di minore», spiega Barillari .
Situazioni analoghe si registrano a Milano Marittima, dove il titolare del bagno Roma, Angelo Casadei, ha documentato comportamenti allucinanti: giovani ubriachi che tentano falò con Zippo, bottiglie di vodka e Red Bull lasciate sparse, e coltellini sfoderati in pieno Canale, davanti al Pineta .
Per contrastare questo degrado, il consigliere regionale Fausto Gianella di Fratelli d’Italia ha proposto la creazione di un servizio di guardie private a supporto dei gestori, sollecitando un intervento immediato da parte dei comuni per evitare che questi ricorrano a ronde autoprodotte .
Sul fronte amministrativo, Cervia ha già adottato misure restrittive: è stata estesa per tutta l’estate l’ordinanza che impone lo stop alla musica alle 01:00 in centro e a mezzanotte negli stabilimenti, provvedimento adottato anche a seguito di una raccolta firme popolare per garantire una movida controllata .
Un ulteriore caso drammatico si è verificato a Cesenatico, dove era attiva una baby gang guidata da un minore tunisino, fuggito da una comunità. Il ragazzo è stato arrestato e trasferito a Bologna, mentre il sindaco Gozzoli sottolinea: «Serve un’azione coordinata tra le istituzioni e le forze dell’ordine per garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini e dei turisti» .
A livello nazionale, Comune come Padenghe sul Garda hanno già imposto divieti rigidi sul consumo e la vendita di alcol in spiaggia, con sanzioni fino a 200 €, per prevenire vandalismi analoghi .
Necessità di un piano integrato
Serve un approccio a più livelli:
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Presenza delle forze dell’ordine nelle ore serali e notturne, con pattugliamento mirato.
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Guardie di sicurezza private autorizzate, presenti in supporto ai balneari.
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Regolamenti comunali rigidi su musica e schiamazzi, come già adottato a Cervia.
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Ordinanze sul consumo di bevande alcoliche, se necessario estese anche alla Romagna.



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