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Marco Columbro: “Non mi chiamano più in televisione, resta un mistero. Con Pier Silvio è difficile anche solo parlare”



L’ex conduttore e attore 75enne racconta la sua delusione per la scomparsa dal piccolo schermo: “Ero al massimo della popolarità, ma non mi hanno più voluto”.



A distanza di oltre vent’anni dal suo ultimo grande successo televisivo, Marco Columbro si interroga ancora sul motivo per cui la sua carriera si sia improvvisamente interrotta. Il volto simbolo della tv italiana tra gli anni Ottanta e Novanta, protagonista di programmi storici e amatissimo dal pubblico, ha confessato di non riuscire a spiegarsi l’esclusione dal piccolo schermo.

«Per la tv sono come morto», ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera. Un’amara constatazione per chi, per anni, è stato tra i personaggi più popolari di Mediaset e della televisione italiana. Oggi, a 75 anni, Columbro vive con serenità ma non nasconde la delusione per un mondo che, a suo dire, sembra averlo dimenticato: «Questo enigma me lo porterò nella tomba. Ero al massimo della popolarità. Antipatico a qualcuno? Non credo, ma mi scoccia elemosinare il lavoro».

La sua carriera subì un brusco arresto nel 2001, quando fu colpito da un aneurisma cerebrale che lo costrinse a un lungo periodo di convalescenza e riabilitazione. Dopo il recupero tornò brevemente in tv con Paperissima Sprint, affiancando Natalia Estrada, ma da allora le apparizioni si sono fatte sempre più rare, fino alla totale assenza dai palinsesti.

Columbro racconta di aver tentato più volte di rientrare nel mondo dello spettacolo, ma senza risultati. Negli anni Duemila cercò anche un contatto diretto con Silvio Berlusconi, con cui aveva avuto un rapporto di amicizia: «Nel 2006 gli scrissi una mail: “Ho bisogno di lavorare”. Mi telefonò subito, dicendomi: “Domani ti chiameranno”. Ma non è mai successo».

Anche dopo la scomparsa dell’ex premier, Columbro ha cercato un confronto con Pier Silvio Berlusconi, attuale amministratore delegato di Mediaset: «Parlare con lui è difficilissimo, ci ho rinunciato. Dieci anni fa mi fecero un contratto di due anni, ma non mi affidarono alcun programma. Non sono più miliardario come un tempo», ha raccontato con amarezza.

Negli anni d’oro, Marco Columbro fu un volto di punta della televisione generalista, protagonista di format storici come Buona Domenica, Paperissima, Striscia la notizia e Domenica In, in coppia con Lorella Cuccarini, con cui formò una delle coppie televisive più amate degli anni Novanta. Il loro sodalizio professionale contribuì a rendere Columbro un conduttore simbolo della tv di intrattenimento italiana, capace di unire ironia, eleganza e spontaneità.

Oggi l’ex conduttore, pur consapevole che le opportunità nel mondo dello spettacolo siano ormai poche, non rinnega nulla del proprio percorso: «La vita è così, sono contento. Ho fatto un lavoro splendido, mi sono divertito, la gente mi ferma ancora per strada e soltanto questo conta», ha detto, aggiungendo di non avere rimpianti.

Nonostante le delusioni, Columbro non esclude del tutto un possibile ritorno: «Mi piacerebbe partecipare a una bella fiction, magari con un ruolo diverso da quelli di un tempo. Ma so già che non mi chiameranno mai».

L’attore, che negli ultimi anni ha scelto di dedicarsi alla vita privata e a progetti legati al benessere e alla spiritualità, resta un punto di riferimento per chi ha vissuto la televisione italiana dei decenni d’oro. Il suo nome, legato a momenti di grande successo popolare, continua a suscitare affetto e nostalgia in un pubblico che non lo ha mai dimenticato.

Oggi, lontano dai riflettori, Marco Columbro conserva lo stesso sorriso che lo ha reso celebre e il desiderio di raccontare ancora, se ci sarà occasione, una storia fatta di passione, professionalità e amore per il suo mestiere.



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