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“Maria è libera perché sa obbedire, ditelo alle femministe”: bufera sull’omelia di don Laterza a Conversano



Durante una recente omelia nella cattedrale di Conversano, nel Barese, Don Giuseppe Laterza, ex arcivescovo e attuale nunzio apostolico in Repubblica Centraficana e Ciad, ha fatto dichiarazioni che hanno sollevato un acceso dibattito. Parlando del ruolo di Maria, ha affermato che “Maria è veramente libera, libera perché sa ubbidire”, sostenendo che la sua obbedienza rappresenta una forma di libertà. Queste parole hanno suscitato reazioni contrastanti tra i presenti e sui social media, dove molti utenti hanno espresso il loro disappunto.



L’episodio è avvenuto sabato mattina, durante la quinta giornata della Novena, un evento religioso che ha visto Don Laterza come relatore. In un video trasmesso in diretta su Facebook e successivamente pubblicato dal quotidiano locale “Oggi Conversano”, il religioso ha continuato il suo ragionamento, sottolineando che “Maria è la donna più libera del mondo perché ha saputo obbedire”. Questa affermazione ha fatto storcere il naso a diversi ascoltatori, che hanno subito manifestato il loro disaccordo.

Le reazioni sui social non si sono fatte attendere. Un commento ha evidenziato il disappunto con la frase: “Poi ci meravigliamo se la gente non va a messa”, mentre un altro utente ha osservato: “Il problema è che le dichiarazioni aberranti di questo individuo sono perfettamente in linea col pensiero dominante nelle istituzioni che vengono elette per giudizio popolare”. Queste osservazioni riflettono un malcontento crescente nei confronti di affermazioni ritenute retrograde e poco in sintonia con le istanze contemporanee.

Lorenzo Gasparrini, filosofo femminista e scrittore, ha commentato l’accaduto in un’intervista al quotidiano La Stampa, esprimendo la sua critica alla gerarchia ecclesiastica. Ha dichiarato: “Visto che da molto tempo la gerarchia del potere ecclesiale è messa in discussione dalle sue fondamenta dogmatiche, questa gerarchia si difende come può. Anche sparando scemenze, come in questo caso. Per fortuna molti e molte cattolici e cattoliche stanno parecchio più avanti di questi porporati ignoranti e tremebondi”. Le sue parole evidenziano il divario tra le posizioni tradizionali della Chiesa e le aspettative di molti fedeli moderni.

La polemica ha messo in luce non solo le tensioni tra la Chiesa e le correnti di pensiero contemporanee, ma anche il modo in cui le dichiarazioni di figure religiose possono influenzare l’opinione pubblica. Le affermazioni di Don Laterza sono state interpretate da alcuni come una difesa della tradizione, mentre altri le vedono come un impedimento al progresso verso una visione più inclusiva e moderna del ruolo delle donne nella società e nella religione.

L’episodio ha suscitato un ampio dibattito su temi come l’uguaglianza di genere e il ruolo delle donne nella Chiesa cattolica. Molti sostenitori del femminismo hanno criticato l’idea che l’ubbidienza possa essere considerata una forma di libertà, sostenendo invece che la vera libertà risiede nella capacità di scegliere e di autodeterminarsi. Questo scontro di idee riflette le sfide più ampie che la Chiesa cattolica deve affrontare nel contesto di un mondo in rapida evoluzione.



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