Avevano appena cominciato a vivere, ma la loro esistenza si è interrotta bruscamente sulle strade del Lazio, in un arco di tempo di appena quattro giorni. Tre tragedie, tre storie diverse ma accomunate dallo stesso tragico epilogo: la morte di Federico S., Marta Ricci e Davide Massaro, giovani falciati o vittime di impatti violenti, mentre rientravano da una serata con amici o dalla casa di un familiare.
Il primo incidente è avvenuto tra il 14 e il 15 agosto al Circeo. Federico S., appena sedicenne, stava tornando a casa dopo una serata trascorsa con il fratello gemello e un amico. Era a piedi quando una Lancia Ypsilon beige lo ha travolto a velocità sostenuta. Il ragazzo è stato trascinato per diversi metri dalla vettura, perdendo la vita sul colpo. Alla guida dell’auto si trovava Gioacchino Sacco, 49 anni, che dopo l’impatto si è dato alla fuga senza prestare soccorso. Nonostante l’uomo abbia dichiarato di non essere alla guida al momento dell’incidente, le telecamere di sorveglianza della zona lo smentiscono. Le immagini confermano la sua presenza al volante nel momento in cui il giovane è stato investito.
Poche ore dopo un altro grave incidente ha avuto luogo sulla strada Salaria, dove ha perso la vita Marta Ricci, 24 anni. La giovane, che aveva trascorso la giornata di Ferragosto con la nonna, stava rientrando a casa insieme alla sorella quando la sua auto si è scontrata frontalmente con una Bmw proveniente dalla direzione opposta. Alla guida della vettura c’era un uomo di 37 anni, ora indagato per omicidio stradale. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, sarebbe stato lui a invadere la corsia opposta, causando l’impatto. Per Marta, seduta sul lato passeggero, non c’è stato nulla da fare. Le cause esatte dell’invasione di corsia restano da chiarire.
Nella notte tra sabato e domenica, l’ultima tragedia. Davide Massaro, 24 anni, ha perso la vita sulla Migliara 56, nel territorio pontino. Il giovane era alla guida della sua Smart e stava tornando a casa dopo aver trascorso la serata con alcuni amici. Per ragioni ancora in fase di accertamento, ha perso il controllo del veicolo e si è schiantato contro un albero. Anche in questo caso, la morte è stata immediata. Alcuni automobilisti di passaggio hanno notato l’auto distrutta sul ciglio della strada e hanno dato l’allarme, ma per il ragazzo non c’era più nulla da fare.
Queste tre giovani vite spezzate si inseriscono in un contesto preoccupante per quanto riguarda la sicurezza stradale nel Lazio, che continua a registrare un alto numero di decessi, soprattutto tra i pedoni e i giovanissimi. Solo nell’ultimo anno, nella regione sono state registrate decine di vittime in incidenti stradali, e Roma si conferma come la città con il maggior numero di casi.
Il dato che emerge è allarmante: il Lazio è la regione con il più alto numero di pedoni morti a livello nazionale, e la maggior parte degli incidenti avviene per cause riconducibili a comportamenti umani come l’alta velocità, la distrazione alla guida o il mancato rispetto delle regole stradali. Questi fattori contribuiscono in modo determinante all’aumento degli incidenti mortali, in particolare tra i giovani, che spesso si trovano sulla strada nelle ore notturne, dopo eventi sociali o ricorrenze.
I tre giovani morti negli ultimi giorni avevano tutti prospettive, sogni, progetti. Le circostanze delle loro morti rinnovano la necessità di interventi strutturali e culturali sul tema della sicurezza stradale, con un focus particolare sull’educazione alla guida responsabile e al rispetto della vita altrui. Le autorità stanno proseguendo le indagini per chiarire le responsabilità nei vari casi, mentre famiglie e comunità locali piangono le loro vittime in un’estate segnata da lutti e dolore.



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