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Medico di 35 anni colpita da un raro tumore al seno: l’allarme su 2 “colpevoli nascosti” che spesso vengono trascurati



Il carcinoma mammario è il tumore più diffuso al mondo ed è la principale forma di cancro tra le donne. Anche i professionisti della salute non ne sono immuni. Secondo i dati del Ministero della Salute di Taiwan, il tumore al seno occupa il primo posto tra le neoplasie femminili.



Durante la trasmissione televisiva TODAY Health Chat, la dottoressa Zheng Yushu, chirurgo senologo di Taiwan, ha raccontato di essere stata colpita da carcinoma mammario triplo negativo (TNBC) a soli 35 anni. Questo sottotipo, che rappresenta circa il 10–15% dei casi, è particolarmente aggressivo: cresce rapidamente, ha un alto tasso di recidiva e, non avendo recettori ormonali, offre possibilità terapeutiche molto limitate.

Lo stile di vita prima della diagnosi

Prima della malattia, la dottoressa Zheng conduceva una vita estremamente frenetica: niente esercizio fisico, idratazione insufficiente e una totale trascuratezza di quelli che lei definisce i “quattro pilastri” della salute — sonno, alimentazione, movimento ed equilibrio emotivo. Tra tutti, il sonno era il fattore più compromesso e, secondo lei, il più pericoloso.


1. Restare svegli fino a tardi: il “killer” trascurato

Anche dormire fino a tardi nei fine settimana non compensa i danni

Cinque anni prima della diagnosi, la dottoressa andava regolarmente a letto alle 3–4 del mattino, dormiva solo poche ore e alle 7–8 era già alle riunioni. Una media di meno di quattro ore di sonno a notte che lei stessa definisce “una forma di autolesionismo cronico”.

Gli studi dimostrano che dormire meno di due ore in più al giorno per due settimane di fila provoca affaticamento cerebrale paragonabile a una veglia ininterrotta di 24 ore. Le conseguenze sono perdita di memoria, scarsa concentrazione, alterazione dell’orologio biologico, aumento dei marker infiammatori e, di conseguenza, maggiore rischio oncologico.

Le donne che dormono meno di sei ore per notte hanno infatti una probabilità più alta di sviluppare forme invasive di carcinoma mammario e di avere esiti peggiori nelle terapie. Gli esperti consigliano di dormire tra le 7 e le 9 ore per notte, andando a letto preferibilmente prima delle 23.

La deprivazione cronica di sonno indebolisce il sistema immunitario, altera gli equilibri ormonali e favorisce l’infiammazione. Dormire di più solo nel weekend non serve: al contrario, peggiora i disturbi del ritmo circadiano.

La regola del sonno “4210”

Per migliorare il riposo, la dottoressa Zheng segue la cosiddetta regola 4210:

  • 4 ore prima di dormire: smettere di mangiare

  • 2 ore prima: evitare di bere

  • 1 ora prima: niente dispositivi elettronici

  • 0 luce e rumore: dormire nel buio e silenzio totale per stimolare la produzione di melatonina

Sottolinea inoltre che la regolarità dell’orario sonno–veglia conta più del semplice numero di ore dormite.


2. Le emozioni represse come terreno fertile per la malattia

Oltre al sonno insufficiente, anche l’abitudine a reprimere le emozioni negative, la sedentarietà e la scarsa idratazione hanno inciso sulla sua salute. La dottoressa Zheng ritiene che il suo modo di mostrare solo il lato positivo, soffocando rabbia e frustrazione, abbia favorito uno stato di infiammazione cronica, terreno fertile per il cancro.

Per contrastare questo accumulo emotivo ha iniziato a praticare la scrittura libera: mette nero su bianco pensieri e sentimenti, anche con espressioni forti o volgari, in un diario privato. Un metodo che l’ha aiutata a liberarsi senza paura di giudizio.

La letteratura scientifica ha più volte sottolineato il legame tra salute emotiva e malattia fisica. Secondo l’esperto di medicina preventiva Losang Jiacan, i pazienti affetti da carcinoma mammario o adenocarcinoma polmonare presentano spesso risentimenti a lungo termine e tossicità emotiva, fattori che disturbano la circolazione e indeboliscono l’organismo.

Anche la medicina tradizionale cinese collega la stagnazione emotiva — in particolare quella del fegato, dovuta a depressione o rapporti conflittuali — al tumore al seno. Gli studi mostrano che oltre il 40% delle pazienti con carcinoma mammario presenta sintomi depressivi come tristezza, stanchezza e disperazione, mentre il 10–25% soffre di depressione grave.

Per questo motivo, prendersi cura della propria salute emotiva attraverso scrittura, meditazione o psicoterapia rappresenta una parte essenziale della prevenzione e del trattamento globale.



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