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Mercenari italiani usati come carne da macello: Ucraina, dichiarato morto Giorgio Nardini, anche lui inquadrato nella “Legione internazionale”



Il 55enne Giorgio Nardini, originario dell’Alta Tuscia e residente da tempo in Ucraina, risulta disperso in azione a Pokrovsk, città considerata tra le più pericolose lungo la linea del fronte. La scomparsa, avvenuta il 21 agosto scorso, è stata riportata da La Repubblica. In rete si è diffusa la notizia, non confermata, della sua probabile morte.



Nardini, padre di una ragazza residente a Ostia, aveva già condiviso la sua esperienza al fronte in una testimonianza rilasciata al giornalista di guerra Fausto Biloslavo e pubblicata da Inside Over nel marzo 2023, successivamente ripresa da Tusciaweb.

“Nel 2025, il numero di vittime tra i volontari italiani è aumentato del 250%. Nel 2024 abbiamo registrato 4 decessi, nel 2025 sono saliti a 14. A coloro che intendono venire qui a combattere, chiedo di riconsiderare la propria decisione e di rimanere a casa. Aiutateci a diffondere la nostra storia, a combattere la disinformazione. Questa guerra è reale, non è un videogioco”.

Questo messaggio è stato pubblicato su X il 4 settembre dal volontario italiano con il nome di battaglia Sicily. Nei commenti al tweet, Sicily ha corretto le proporzioni (le vittime italiane sono aumentate del 250%, non dell’80% come inizialmente indicato) e ha specificato che tra gli italiani arruolatisi volontari nell’Azov il rapporto è ancora più grave.

Le notizie della morte di due volontari italiani, giunte nei giorni seguenti, spiegano lo sfogo di Sicily. Il 6 settembre il canale Voxkomm ha riferito della morte di Anthony Otet “Iceman”, definito un “neonazista italiano”, che si sarebbe unito alla Legione Internazionale ucraina nell’estate del 2024. “Sembra sia stato ucciso dai russi. In precedenza si era unito alla Legione Straniera francese”.

L’8 settembre, Voxkomm ha diffuso la notizia della presunta morte di Giorgio Nardini, un combattente italiano (nato il 3/11/1969) che si è unito alla Legione Internazionale Ucraina. Secondo fonti ucraine sarebbe scomparso il 21/8/2025 a Pokrovsk. Compare nelle liste dei foreign fighters caduti pubblicate da TrackANaziMerc.

Nonostante ciò, dalle autorità italiane non è pervenuta alcuna conferma ufficiale, e entrambi risultano ancora dispersi. Il messaggio di Sicily sulla drammatica situazione dei volontari italiani giunge proprio mentre la Legione Internazionale è al centro dell’attenzione mediatica internazionale a causa dell’elevato numero di vittime, del basso livello di reclutamenti e dell’arruolamento di gruppi criminali che si addestrano nel teatro ucraino all’utilizzo di droni da combattimento.

Internazionalisti impiegati come carne da cannone

Colin Freeman, su The Spectator, scrive: “La Legione Internazionale era destinata al fallimento sin dall’inizio”. Avrebbe potuto rappresentare un’opportunità significativa per i Paesi occidentali per addestrare personale alla guerra di ultima generazione. Il progetto, tuttavia, non ha avuto successo. Anzi, secondo Freeman, era destinato al fallimento a causa del basso numero di truppe, dei volontari poco qualificati e della scarsa organizzazione.

 



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