Un adolescente di 16 anni ha raccontato la sua esperienza dopo essere sopravvissuto miracolosamente a una sparatoria avvenuta a Monreale, dove tre giovani del posto sono stati uccisi. L’incidente si è verificato nella notte tra sabato e domenica, e un ragazzo di 19 anni, Salvatore Calvaruso, è stato arrestato in relazione all’accaduto.
Il giovane sopravvissuto ha condiviso la sua storia in esclusiva con Tgcom24, spiegando come sia riuscito a sopravvivere e sottolineando che non era coinvolto nella rissa che ha preceduto gli spari. Ha dichiarato: “Mi hanno sparato in testa. In quei momenti credevo di morire”. Non ha visto chi ha sparato, ma ha sentito i colpi e visto persone cadere a terra. “Mi sono ritrovato nella confusione” ha aggiunto il ragazzo, attualmente ricoverato presso l’ospedale Ingrassia di Palermo. Ripensando ai momenti drammatici degli spari e del suo ferimento, fortunatamente non mortale, ha confessato: “Pensavo di morire”. Non è riuscito a comprendere i motivi dietro alla sparatoria.
In un appello pubblico, il 16enne ha espresso il desiderio di giustizia per le vittime: “Chiedo giustizia, chi ha fatto questo deve pagare. Voglio solo dire condoglianze alle famiglie delle vittime”. Oltre al ragazzo, anche un uomo di 33 anni è rimasto ferito, con una lesione da arma da fuoco alla gamba, ma le sue condizioni stanno migliorando.
Nel frattempo, verrà conferito domani alle 14.30 presso la Procura di Palermo l’incarico ai medici legali per eseguire l’autopsia sui tre giovani uccisi: Salvo Turdo, Massimo Pirozzo e Andrea Miceli. Gli accertamenti saranno condotti dai medici Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito. Inoltre, mercoledì mattina si terrà l’udienza davanti al gip di Palermo per la convalida del fermo di Salvatore Calvaruso, accusato di aver sparato quella notte nella piazza di Monreale. Calvaruso è attualmente detenuto nel carcere Pagliarelli.
La notizia che Calvaruso ha perso il suo avvocato difensore è emersa oggi. Giovanni Castronovo, inizialmente nominato difensore di fiducia, ha deciso di rinunciare al mandato. Ha spiegato: “Dopo una lunga riflessione, tenuto conto del grande impegno che la vicenda richiede, mosso da grande senso di responsabilità e di rispetto nei confronti di chi, in un momento assai particolare e delicato della sua esistenza, ha deciso di affidarmi la sua difesa, mi trovo costretto a rinunciare alla stessa, poiché risulta assolutamente inconciliabile temporalmente con quella già assunta nell’ambito di tanti altri procedimenti di pari complessità”.
La comunità locale è ancora sotto shock per l’accaduto, cercando risposte e giustizia per le vittime e i loro familiari. Le indagini continuano per chiarire i motivi dietro questa tragica sparatoria e determinare le responsabilità. La città di Monreale è in lutto, mentre le autorità lavorano per garantire che i colpevoli siano consegnati alla giustizia.
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