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“Mi manca il respiro”: il dolore della mamma di Alessandro Coatti, il biologo ucciso in Colombia



Sandra Lovato, madre di Alessandro Coatti, il biologo italiano di 42 anni brutalmente ucciso in Colombia, ha scelto i social media per condividere il suo immenso dolore. In alcune storie su Instagram, ha pubblicato immagini del figlio sorridente, scattate durante il suo viaggio in Sudamerica, accompagnandole con parole toccanti: “Alessandro, mi manchi da morire. Mi manca l’aria per respirare. Mi manchi, mi manchi tantissimo”. Un’altra storia recita: “Ciao, amore mio, ti aspetto a casa. Mamma e papà”, un messaggio che riflette la devastazione emotiva della famiglia dopo la tragica notizia.



Sandra Lovato e il marito, Gabriele Coatti, seguivano le avventure del figlio da Alfonsine, nel Ravenate, utilizzando la geolocalizzazione per monitorare i suoi spostamenti mentre Alessandro viaggiava in America Latina con l’intento di stabilirsi lì. La famiglia ha vissuto momenti di apprensione, fino alla scoperta della drammatica fine di Alessandro, il cui corpo è stato trovato smembrato in tre diverse località della città di Santa Marta.

Le autorità locali hanno rinvenuto i resti del ricercatore, tra cui la testa e le braccia, all’interno di una valigia. Le indagini sono ancora in fase iniziale e non si escludono collegamenti con gruppi paramilitari attivi nella regione. Tuttavia, al momento, tutte le ipotesi sono aperte, e gli investigatori colombiani sperano di trovare indizi utili nel computer di Alessandro, rinvenuto nell’hotel dove alloggiava. Il suo cellulare, invece, risulta scomparso.

Ieri, nell’obitorio della Medicina legale di Santa Marta, i resti di Alessandro sono stati ricomposti, mentre i suoi genitori hanno consegnato ai Carabinieri il computer di casa, utilizzato per seguire gli spostamenti del figlio. Le informazioni raccolte verranno inserite nel fascicolo aperto dalla Procura di Roma, che prevede di richiedere una rogatoria alle autorità di Bogotà per collaborare nelle indagini.

In un’intervista a La Repubblica, Sandra Lovato ha espresso la sua angoscia: “Non sappiamo nulla, neanche quando Alessandro rientrerà in Italia. Dall’ambasciata di Bogotà ci hanno detto che dobbiamo attendere le indagini. Per ora ho solo una gran voglia di vedere Alessandro e di baciarlo tutto”. La famiglia attende quindi notizie riguardo al rientro della salma in Italia, un processo che dipende dall’andamento delle indagini.

Alessandro Coatti era laureato presso la Normale di Pisa e aveva lavorato per otto anni come ricercatore presso la Royal Society of Biology a Londra. Recentemente, aveva viaggiato in Ecuador, dove aveva partecipato a un progetto di volontariato ambientale, prima di spostarsi in Bolivia e Perù. Era arrivato in Colombia il 28 marzo scorso e la sua scomparsa è avvenuta pochi giorni dopo.

La tragica morte di Alessandro ha scosso profondamente la comunità scientifica e i suoi ex colleghi, che lo ricordano come un ricercatore di grande valore. In un comunicato, hanno dichiarato: “Alessandro era un ottimo ricercatore, siamo scioccati”. La notizia della sua morte ha suscitato una forte risposta emotiva, non solo tra familiari e amici, ma anche tra chi lo conosceva professionalmente.



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