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Miriam Sylla: “Avrei voluto darle la casa che meritava, ma la mia mamma è morta prima”



Myriam Sylla, celebre pallavolista italiana, si distingue non solo per i suoi successi sportivi, ma anche per il forte legame che ha con la sua famiglia. Durante un’intervista con Gianluca Gazzoli nel podcast BSMT, Sylla ha condiviso momenti intimi e significativi della sua vita, rivelando come la sua carriera sia stata guidata dall’intento di supportare i genitori e onorare i sacrifici che hanno fatto per lei. La schiacciatrice, che ha conquistato numerosi trofei, tra cui il Mondiale con l’Italia di Julio Velasco, ha sempre mantenuto una connessione profonda con le sue radici.



“Devo tutto a loro. Non so spiegarti questa sensazione che ho dentro per l’immenso rispetto che ho per mio padre. Ha lasciato tutto e ricominciato tutto daccapo per me e… basta che mi metto a piangere”, ha affermato Sylla, visibilmente commossa. Questo forte legame con i genitori è ciò che ha plasmato la sua vita e la sua carriera. Ricorda con gratitudine i sacrifici che i suoi genitori hanno affrontato per darle opportunità e la determinazione di farli sentire orgogliosi.

Sylla ha parlato anche della sua madre, scomparsa nel dicembre 2018, e di come questa perdita l’abbia segnata profondamente. “Quando volevo farle il regalo più grande che meritava, una casa. Ma anche se non c’è più sento che è sempre con me”. Le sue parole rivelano un forte desiderio di onorare la memoria della madre, e la schiacciatrice ha spiegato come la sua figura continui a influenzare la sua vita quotidiana.

Nel corso dell’intervista, Sylla ha parlato del significato della medaglia d’oro ottenuta ai Giochi Olimpici, descrivendo quel momento come la conclusione di un percorso di sacrifici e difficoltà. “Con la medaglia a Parigi si chiude il cerchio anche di tutte le rinunce e le difficoltà affrontate. Vederlo orgoglioso di me vale troppo”, ha detto, sottolineando l’importanza del supporto paterno in ogni fase della sua carriera. “Ma voglio dire un’altra cosa: non è orgoglioso di me solo quando vinco… lo è e lo è stato sempre anche quando non era d’accordo con alcune scelte fatte nella mia vita”.

Sylla ha anche rivelato come l’esperienza della perdita le abbia insegnato a vivere pienamente il presente. “La mia mamma se n’è andata nel momento in cui volevo farle il regalo che più si meritava, vale a dire una casa. Ok… e… ehm ci sono riuscita. Però con una lezione, cioè che la vita va vissuta. Non devi aspettare perché aspettare non serve a niente”. Questa consapevolezza si riflette nel suo approccio alla vita e alla carriera, spingendola a non procrastinare e a cogliere ogni opportunità.

L’intervista ha toccato anche il tema della spiritualità e della presenza della madre nella vita di Sylla. “Lo sento quando è felice, lo sento quando è contenta. E io ti dico, anche quando le cose mi vanno storte, che non c’è giorno che io cammini sempre con una marcia in più. Ho un angelo e non me la toglie nessuno”. Queste parole evidenziano come il ricordo della madre continui a fornirle forza e motivazione, anche nei momenti difficili.

La connessione tra Sylla e Gazzoli è diventata palpabile durante l’intervista, creando un’atmosfera di empatia e comprensione reciproca. Entrambi hanno condiviso esperienze personali legate alla perdita, rendendo il dialogo ancora più significativo. “Meno male che non mi trucco sennò…”, ha scherzato Sylla, mostrando la sua capacità di affrontare le emozioni con una certa leggerezza.



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