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Mistero sulla morte del piccolo Emile, 2 anni: nonni e zii fermati, cosa è successo?



A quasi un anno dalla scomparsa e dalla tragica morte del piccolo Émile Soleil, il bambino di appena due anni scomparso nel luglio 2023, emergono nuovi sviluppi che potrebbero chiarire uno dei misteri più inquietanti degli ultimi anni in Francia. Quattro persone, tra cui i nonni di ÉmilePhilippe Vedovini e la moglie – e due loro figli adulti, sono state arrestate con accuse gravi di “omicidio volontario” e “occultamento di cadavere”. La notizia ha suscitato sgomento, poiché i sospetti coinvolgono membri stretti della famiglia.



L’annuncio degli arresti è stato diffuso dal procuratore di Aix-en-Provence attraverso un comunicato ufficiale, consultato dal quotidiano Le Figaro. Le indagini, che per mesi hanno cercato di far luce sugli ultimi momenti di vita del bambino e sulle responsabilità dietro la sua morte, sembrano ora aver raggiunto una fase cruciale. Secondo la procura, “questi arresti di polizia rientrano in una fase di verifica e comparazione degli elementi e delle informazioni raccolti nel corso delle indagini svolte negli ultimi mesi”.

La famiglia del piccolo Émile era finita sotto la lente degli investigatori già nei primi mesi dell’indagine, a causa di incongruenze nei racconti sulla scomparsa del bambino e per l’ipotesi di un incidente nascosto. I resti del bambino erano stati rinvenuti la scorsa primavera da un escursionista lungo un sentiero di montagna nel villaggio alpino di Haut Vernet, nel sud-est della Francia. L’area era già stata perquisita in precedenza, portando gli inquirenti a sospettare che il corpo fosse stato spostato e che alcuni familiari avessero tentato di occultare la verità.

L’identità delle altre due persone arrestate, presumibilmente uno zio o una zia del bambino, non è stata immediatamente resa nota. Tuttavia, l’indagine si è ora focalizzata sui parenti stretti della vittima. Secondo quanto riportato, diversi altri bambini appartenenti al nucleo familiare saranno ascoltati in un’udienza volontaria, come riferito dalla stampa francese.

Il procuratore ha inoltre dichiarato che sono in corso accertamenti forensi in diverse località del Paese e che ulteriori comunicazioni saranno fornite al termine delle operazioni. L’avvocato dei nonni, Isabelle Colombani, ha confermato all’agenzia AFP che i suoi assistiti sono attualmente in custodia della polizia, aggiungendo: “Non ho commenti da fare, l’ho appena appreso.”

La vicenda ha scosso profondamente l’opinione pubblica francese, già colpita dalla drammaticità del caso. La scomparsa di Émile Soleil aveva inizialmente sollevato ipotesi di rapimento, ma con il ritrovamento dei resti del bambino e le incongruenze emerse nelle testimonianze dei familiari, l’indagine ha preso una direzione diversa. Gli inquirenti sospettano che il bambino possa essere stato vittima di un incidente domestico e che i familiari abbiano cercato di nascondere quanto accaduto.

La scoperta del corpo, avvenuta in un’area impervia e isolata, aveva già sollevato interrogativi sulle dinamiche della sua scomparsa e sul ruolo dei familiari. L’intervento degli investigatori ha permesso di raccogliere elementi cruciali, che ora sono oggetto di confronto nelle indagini. La procura ha sottolineato che gli arresti rappresentano un passo importante per chiarire le circostanze della morte del bambino e per attribuire eventuali responsabilità penali.

La famiglia di Émile, residente nel villaggio di Haut Vernet, aveva attirato l’attenzione degli investigatori fin dall’inizio, ma le prove concrete per procedere con arresti sono emerse solo dopo mesi di lavoro. Gli investigatori stanno ora conducendo nuovi interrogatori e analisi forensi per consolidare le accuse contro i sospetti.



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