L’America si prepara a salutare Charlie Kirk con un evento che unisce lutto, religione e politica. Dopo l’annuncio del vicepresidente J.D. Vance, che condurrà una puntata speciale del Charlie Kirk Show dalla Casa Bianca, il movimento conservatore si stringe attorno alla memoria dell’attivista ucciso nello Utah.
Meno di una settimana dopo l’attentato costato la vita al 30enne fondatore di Turning Point USA, Vance ha comunicato che guiderà una diretta straordinaria dal cuore della West Wing. “Lunedì sarò alla guida del Charlie Kirk Show. È il minimo che posso fare per onorare il mio amico”, ha scritto sui social, condividendo una foto dello studio allestito con microfono, bandiere e il logo del podcast.
In una lettera diffusa subito dopo l’omicidio, il vicepresidente ha ricordato il ruolo decisivo che Kirk ebbe nella sua carriera politica: dal sostegno durante la candidatura al Senato nel 2021 fino al legame diretto con Donald Trump Jr., passaggio chiave per l’attuale ticket presidenziale. “Charlie è stato uno dei miei sostenitori più leali, e ha avuto un ruolo importante anche nella scelta del mio nome come vicepresidente”, ha scritto Vance, aggiungendo: “Quando ho saputo della sua morte, durante una riunione alla West Wing, ho sperato fino all’ultimo in un miracolo. Ma Dio aveva altri piani”.
L’omaggio istituzionale sarà solo il preludio a un evento di portata nazionale: il 21 settembre, lo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, ospiterà i funerali pubblici di Charlie Kirk. Secondo quanto anticipato da la Repubblica, la cerimonia assumerà i contorni di un revival evangelico e di una grande manifestazione politica.
L’obiettivo dichiarato del movimento Maga è rendere l’addio a Kirk un momento epocale, paragonabile – e nei numeri persino superiore – al funerale di Martin Luther King del 1968. Allora, oltre centomila persone parteciparono alle esequie del reverendo a Atlanta; oggi, i sostenitori di Kirk puntano a riempire fino all’ultimo posto lo stadio che può accogliere più di 60mila spettatori.
Il presidente Donald Trump ha già annunciato la sua presenza, mentre J.D. Vance ha messo a disposizione l’Air Force Two per trasportare la bara dalla Utah Valley University, teatro dell’attentato, fino in Arizona, dove Kirk viveva con la moglie Erika e i due figli.
Durante la cerimonia sono previsti interventi religiosi e politici, con sermoni e testimonianze che verranno proiettati su maxischermi e trasmessi in diretta televisiva e streaming. La gestione dell’evento è affidata a Turning Point USA, l’organizzazione fondata da Kirk nel 2012 e diventata un punto di riferimento per il conservatorismo giovanile statunitense.
Le misure di sicurezza saranno imponenti: accesso consentito solo con borse e zaini trasparenti di dimensioni ridotte, controlli serrati agli ingressi e presidi delle forze dell’ordine in ogni settore dello stadio.
La morte di Charlie Kirk, ucciso con un colpo di fucile al collo mentre rispondeva a una domanda sulla violenza delle armi e i diritti transgender, ha scosso profondamente il fronte conservatore americano. Per i suoi sostenitori, la sua figura resta quella di un predicatore radicale, capace di mobilitare i giovani e di proiettare il movimento Maga su scala globale.
Il 21 settembre diventerà dunque una data simbolica per la destra americana: un addio che intende trasformarsi in manifestazione di forza politica e identitaria, con lo sguardo rivolto non solo agli Stati Uniti ma anche ai movimenti sovranisti di altri Paesi.



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