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Morte di Sabrina Nardella: cosa è emerso dopo l’intervento estetico



La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato un’indagine per omicidio colposo in seguito alla tragica scomparsa di Sabrina Nardella, una donna di 38 anni deceduta dopo un’operazione di chirurgia estetica presso la clinica Iatropolis di Caserta. La comunità è sotto shock per la morte della giovane madre, che lascia due figli di 7 e 13 anni. Amici e familiari di Sabrina sono determinati a scoprire cosa sia realmente accaduto e se ci siano responsabilità legali nel suo decesso.



L’intervento di liposuzione, considerato di routine, si è svolto in modalità day hospital ed era stato pianificato da tempo dalla donna. Tuttavia, poche ore dopo l’uscita dalla sala operatoria, Sabrina Nardella è morta, lasciando amici e familiari increduli. Questi hanno presentato una denuncia per comprendere le circostanze della sua morte e hanno chiesto la partecipazione di periti di parte all’autopsia, che è stata ordinata come prassi sulla salma.

La clinica Iatropolis di Caserta non è nuova a problemi legali. Il sostituto procuratore ha ordinato il sequestro della cartella clinica e ha acceso i riflettori sulla struttura privata coinvolta nell’operazione. Secondo il quotidiano Il Messaggero, ci sarebbero altre due indagini in corso che riguardano la clinica. La prima è stata avviata dopo circa 70 denunce per lesioni, che hanno portato a un’indagine contro il medico Antonio Francesco Franco, noto sui social come Dr. Aestethic Franco. La clinica ha interrotto la collaborazione con lui. Il secondo caso riguarda la morte nel 2024 di una donna di Salerno, deceduta dopo 14 anni di coma a causa di uno shock anafilattico.

Nel frattempo, il Ministero della Salute ha chiesto una relazione alla Regione Campania in merito alla morte di Sabrina Nardella. La comunità di Gaeta, dove la donna lavorava come parrucchiera, è profondamente colpita dalla sua improvvisa scomparsa. Il sindaco Cristian Leccese ha espresso il suo cordoglio: “Stamane ci siamo svegliati con la notizia di un dramma enorme. Ci ha lasciati una giovane donna di Gaeta, una persona dolce, assai stimata, ottima madre di famiglia. Sabrina era molto conosciuta nella nostra città, dove svolgeva l’attività di parrucchiera nel centro cittadino. La sua scomparsa improvvisa, le cui circostanze saranno chiarite, avvenuta presso una clinica privata, non manca di suscitare tristezza e cordoglio nella nostra comunità. Il pensiero corre alla sua famiglia, ai suoi due figli a cui mi stringo in un fraterno abbraccio. A loro le mie sentite condoglianze ed in questo difficile momento tutta la mia vicinanza.”

L’apertura dell’inchiesta per omicidio colposo da parte della Procura di Santa Maria Capua Vetere è solo l’inizio del processo per fare luce su quanto accaduto. La comunità attende con ansia i risultati delle indagini per capire se ci siano state negligenze o errori durante l’intervento chirurgico che hanno portato alla morte di Sabrina Nardella. Gli amici e i parenti continuano a chiedere giustizia e chiarezza sulla tragica perdita della loro cara.

La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle procedure estetiche e sulla responsabilità delle strutture sanitarie private. La clinica Iatropolis di Caserta è ora sotto scrutinio per garantire che episodi simili non si ripetano in futuro. Le autorità stanno lavorando per assicurare che tutte le misure necessarie siano prese per tutelare la salute dei pazienti.



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