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Muore in live streaming l’influencer 55enne Tang Feiji: il suo elicottero cade e prende fuoco



Tragedia in diretta in Cina, dove l’influencer Tang Feiji, 55 anni, è morto davanti ai suoi follower su Douyin, l’equivalente cinese di TikTok, mentre pilotava un elicottero ultraleggero da lui stesso costruito. L’incidente è avvenuto il 27 settembre nella contea di Jiange, nella provincia del Sichuan, e ha lasciato senza parole la community di oltre 100mila persone che lo seguivano.



Il volo, trasmesso in streaming, si è trasformato in un dramma in pochi istanti. Le immagini mostravano il velivolo perdere improvvisamente quota, girare su sé stesso fuori controllo e infine schiantarsi al suolo, dove ha preso fuoco. In chat, i follower hanno reagito con incredulità, passando dai messaggi disperati di chi implorava un soccorso immediato, fino a commenti ironici e emoji, senza comprendere subito la gravità della situazione. Per Tang Feiji, che non indossava né casco né paracadute, non c’è stato nulla da fare: è stato dichiarato morto sul posto. Nessun’altra persona è rimasta coinvolta e non si segnalano danni a terzi.

L’influencer era diventato popolare online grazie alla sua passione per il volo e alle dimostrazioni dei suoi esperimenti aeronautici. Aveva speso circa 350mila yuan, poco più di 42mila euro, per costruire il suo mezzo: un ultraleggero monoposto da 115 chili, dotato di doppio rotore, capace — secondo le sue specifiche — di raggiungere i 600 metri di altitudine, una velocità di 100 km/h e un’autonomia di circa 40 chilometri.

Nei suoi video raccontava con entusiasmo come fosse riuscito a imparare a pilotare il velivolo in breve tempo, sostenendo di aver seguito soltanto una settimana di teoria e sei ore di pratica. Questa sicurezza ostentata lo aveva reso un personaggio amato ma anche discusso nel panorama social cinese, dove molti ammiravano il coraggio delle sue imprese, mentre altri ne criticavano l’imprudenza.

Non era la prima volta che Tang Feiji rischiava la vita. In passato, aveva raccontato di essere sopravvissuto a due incidenti legati a presunti guasti tecnici. In un caso, un malfunzionamento del misuratore di carburante lo aveva fatto precipitare da un’altezza di 10 metri; in un altro, un problema meccanico lo aveva costretto a un impatto di emergenza da 5 metri. Episodi che, a suo dire, non lo avevano scoraggiato dal continuare a inseguire la sua passione per il volo.

La tragedia ha sollevato in Cina un acceso dibattito sulla sicurezza dei velivoli ultraleggeri autocostruiti e sull’esposizione al rischio durante i “voli estremi” trasmessi in diretta streaming. Esperti del settore hanno ricordato che, nonostante la loro leggerezza e la relativa semplicità di assemblaggio, anche questi mezzi necessitano di registrazione, autorizzazioni e soprattutto di una licenza di volo per essere utilizzati in sicurezza. Contrariamente a quanto sosteneva l’influencer, dunque, non si tratta di macchine volanti che chiunque possa costruire e pilotare senza adeguata formazione e permessi.

A seguito dell’incidente, il profilo social di Tang Feiji è stato reso privato e accessibile soltanto agli utenti già iscritti prima della tragedia. Nel frattempo, le autorità locali hanno avviato un’inchiesta per ricostruire nei dettagli la dinamica dello schianto e chiarire se vi siano state violazioni delle norme aeronautiche.

La morte dell’influencer ha lasciato un profondo vuoto tra i suoi fan, ma ha anche alimentato interrogativi più ampi sul ruolo dei social e sull’emulazione di comportamenti rischiosi in diretta. Il caso di Tang Feiji è diventato simbolo di quanto sottile possa essere il confine tra spettacolo e tragedia quando la ricerca di visibilità si intreccia con attività pericolose come il volo sperimentale.



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