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Operata per un tumore al cervello mentre era incinta: Chiara dà alla luce Mattia, miracolo a Torino



La storia di Chiara, una giovane fisioterapista di 38 anni, è un esempio di coraggio e professionalità medica. A metà agosto, mentre si trovava nella sua seconda gravidanza, ha iniziato a soffrire di crisi epilettiche improvvise. Questo l’ha portata d’urgenza al Pronto soccorso dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino. Qui, dopo una serie di accertamenti, è stata fatta una diagnosi inaspettata e preoccupante: un tumore cerebrale voluminoso che esercitava una forte pressione sui lobi frontali.



La situazione ha messo i medici di fronte a una scelta difficile. Era fondamentale intervenire tempestivamente, garantendo la sicurezza di Chiara e del suo bambino. L’équipe neurochirurgica, guidata dal professor Diego Garbossa, Direttore della Neurochirurgia universitaria, e dal dottor Nicola Marengo, ha eseguito un intervento delicato e complesso. L’operazione richiedeva rapidità, precisione e una perdita ematica minima per non compromettere la perfusione del feto. In meno di tre ore, i chirurghi sono riusciti ad asportare completamente il tumore, che si è rivelato benigno.

Durante l’intervento, l’équipe della Ginecologia e Ostetricia 4, diretta dal dottor Saverio Danese, ha monitorato costantemente la vitalità fetale. L’anestesia, gestita con grande attenzione dal team di Anestesia e Rianimazione 2, diretto dal dottor Maurizio Berardino e assistito dal dottor Christoph Meier, ha garantito la massima sicurezza sia per la madre che per il bambino. Il supporto degli infermieri, delle ostetriche e dei tecnici di neurofisiologia ha contribuito a creare un ambiente di lavoro altamente professionale e umano.

Il decorso post-operatorio di Chiara è stato sorprendentemente rapido. Dopo pochi giorni, è stata dimessa e ha continuato la gravidanza sotto attento controllo ginecologico. Finalmente, pochi giorni fa, la sua storia si è conclusa con un lieto evento: la nascita del piccolo Mattia. Nato alla 36esima settimana, con un peso di 2.480 grammi, il neonato è stato trasferito alla Terapia Intensiva Neonatale (TINO), sotto la supervisione della dottoressa Maria Francesca Campagnoli, della Neonatologia diretta dalla dottoressa Caterina Carbonara. Il parto cesareo è stato effettuato dalla dottoressa Elisabetta Cantanna, con il supporto anestesiologico del dottor Alfio Bonanno.

I medici coinvolti hanno sottolineato l’importanza della medicina multidisciplinare in questa vicenda, affermando: “Il lavoro di squadra è stato determinante. Oggi celebriamo non solo la nascita di Mattia, ma anche il valore della collaborazione tra professionisti”.

Dopo aver lasciato l’ospedale, Chiara proseguirà i controlli con l’équipe neurochirurgica per monitorare il suo percorso di completa guarigione. Nel frattempo, Mattia rimarrà ancora ricoverato per ricevere le cure necessarie. Livio Tranchida, Direttore generale della Città della Salute e della Scienza di Torino, ha dichiarato: “Questa storia a lieto fine è un esempio delle eccellenze multidisciplinari della nostra struttura. Il valore aggiunto della nostra istituzione è dato dalla possibilità di schierare simultaneamente tutte le competenze mediche necessarie per affrontare casi clinici complessi”.



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